La Maremma vista da “Wild Food”
domenica 31 luglio 2022
Non c'è più molto da inventare a livello di programmi di cucina, soprattutto all'interno di una rete televisiva tematica come Food Network (canale 33 del digitale terrestre). Ecco allora che si punta al particolare, sia dal punto di vista culinario, che storico-geografico. Un esempio è il nuovo Wild Food Maremma, in onda il venerdì dalle 8,40 alle 10,40 con il debutto alla conduzione in solitaria di Stefano Bini, che firma anche il programma con Valerio Mori e la regia di Andrea Stefanini. Com'è facile capire si tratta di una serie incentrata sulla Maremma, nello specifico quella compresa tra le province di Grosseto e di Siena, coinvolgendo località come Manciano e Pitigliano, oggetto delle prime due puntate. Di questo territorio vengono privilegiate le ricette della tradizione come l'Acquacotta, caratteristico piatto povero, o il Baccalà in umido alla pitiglianese, che può essere definita una ricetta ebraico-cristiana. A questo proposito l'aspetto più interessante del programma è proprio la storia che sta dietro a un piatto e che Bini illustra guidandoci in luoghi non molto conosciuti come la Sinagoga e il Museo ebraico di Pitigliano, che testimoniano la secolare presenza di una comunità ebraica piuttosto numerosa, ben integrata e capace di influenzare anche la cucina locale. Bini, originario di Grosseto, nipote e figlio di ristoratori da sei generazioni, si muove con disinvoltura in questo territorio, un po' meno quando c'è da seguire la preparazione dei piatti. Qui avrebbe bisogno di maggiore spontaneità e un po' più d'aiuto soprattutto in fase di montaggio per gestire meglio i cambi d'inquadratura e i tempi. Ma gli spunti non mancano per farsi un bel piatto maremmano o programmare una visita a una terra dove natura, arte, storia e cibo si fondono in modo quasi perfetto.
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