Iniziamo il 2018 con un programma per bambini. La tv spesso non si ricorda di loro, anzi: se ne dimentica volutamente quando finge di pensare che nemmeno siano davanti al teleschermo. Per questo, associazioni come l'Aiart o il Moige sono impegnate sul fronte della «protezione dei più piccoli» denunciando i programmi violenti e volgari. E per fortuna nei giorni scorsi è stato anche ricostituito dopo diciassette mesi il Comitato Media e minori. Non entriamo qui nel merito della questione, ma si sa come la tv, al di là dei contenuti, possa accelerare e falsare il contatto dei bambini con il mondo, che al contrario dovrebbe avvenire in modo graduale e non virtuale. A volte persino i programmi pensati per loro rischiano di essere controproducenti. Non è ovviamente il caso di Bumbi, il programma di Rai YoYo (canale 43 del digitale terrestre) con cui inauguriamo il nuovo anno di questa rubrica. Bumbi, che va in onda tutte le mattine alle 8,20 per dieci minuti, sfrutta una formula semplice, ma efficace sul piano pedagogico. Alla base del progetto, rivolto a bambini di 18-36 mesi, ci sono temi alla loro portata (la pioggia, il vento, le scarpe, i giocattoli...), adeguati ai loro campi di esperienza: lo spazio, il corpo, il movimento, che vengono sviluppati attraverso una breve storia, il canto e il ballo. Quasi una sorta di asilo nido di ottimo livello portato in scena con la professionalità del Contastorie Oreste (l'attore, doppiatore e regista Oreste Castagna), accompagnato da una piccola aiutante (Chiara o Alessia) che tra l'altro traduce la buffa lingua di Bumbi, il pupazzo dentro al quale agisce Marilena Ravaioli. Ogni giorno Oreste (che di tv per ragazzi se ne intende) invita un gruppo di bambini a giocare con lui e ad ascoltare la sua storia animata da suoni e gesti da ripetere. Al tempo stesso, guardando in telecamera con i suoi occhiali tondi colorati, Oreste si rivolge direttamente al piccolo telespettatore a casa in modo da coinvolgerlo. Finita la storia, tocca a Bumbi, «l'amico dei bimbi», ballare e cantare con i piccoli in studio immersi in una scenografia che richiama un luogo all'aperto, con linee morbide, tubi di gommapiuma dalle forme strane e grandi sassi di panno. A firmare il programma sono Janna Carioli e Ilaria Giudici. La regia è di Emanuela Esposito.