La devozione mariana di Desprez tra l'Ave Maria e mottetti capolavoro
domenica 6 maggio 2012
Poco più di sei minuti; tanto dura l'incantevole Ave Maria di Josquin Desprez (ca. 1440-1521) posta in apertura del disco che Manfred Cordes e il gruppo vocale Wesser-Renaissance hanno dedicato al maestro franco-fiammingo e al suo repertorio legato al culto della Vergine. Ma nel delicato rapporto che si instaura tra percezione oggettiva e soggettiva del tempo, in questa manciata di secondi l'animo dell'ascoltatore si trova spalancato verso orizzonti sconfinati: quelli eterni e assoluti evocati dai sentimenti più puri della devozione mariana, ma anche quelli raggiunti dalla raffinatissima arte polifonica che tra XV e XVI secolo ha innalzato ai massimi vertici la scuola "oltremontana", rendendola un punto di riferimento imprescindibile per intere generazioni di compositori.Già al servizio della corte sforzesca di Milano e di quella estense di Ferrara, Desprez fu attivo presso la cappella papale a Roma e al seguito di re Luigi XII di Francia, dispensando ovunque i frutti del suo alto genio creativo, ma anche di un'abilità e di un'autorevolezza perfettamente testimoniate dalle opere raccolte in questo album, che annoverano anche la Missa "Ave maris stella" e altri sei splendidi mottetti mariani (cd pubblicato da Cpo e distribuito da Sound and Music).Pagine edificate nota dopo nota secondo i principi fondanti di semplicità, purezza e trasparenza, in cui ogni singola voce disvela il proprio carattere individuale e ogni linea melodica può essere facilmente distinta dalle altre per essere seguita lungo il suo svolgimento; dove l'ispirazione brucia in mille fremiti e si traduce in un calore, un'espressività e una spiritualità di straordinaria intensità.Pienamente allineata con questa prospettiva, l'interpretazione dei Wesser-Renaissance è meditativa e antispettacolare per intima convinzione; prigioniere unicamente della perfezione, le voci quasi immateriali e incantatorie del gruppo tedesco sanno trattenere il tempo e farlo assaporare anche nella brevità del semplice istante, attraverso stacchi e andamenti lenti, calibrati e sospesi, dove risaltano il senso di naturalezza e di armonia tra le parti, dando vita a una delle migliori incisioni mai dedicate all'arte sublime di Desprez e quindi alla musica rinascimentale tout court.
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