L'Inps fa il punto sugli esodati
martedì 21 maggio 2013
È sempre più complessa, sotto ogni profilo, la situazione dei lavoratori esodati. Scade oggi, in particolare, la possibilità di beneficiare della salvaguardia riservata dalla riforma ad un consistente gruppo di lavoratori in attesa della pensione. L'intreccio di situazioni tra i diversi contingenti di esodati previsti dalla legge, e all'interno dei singoli gruppi, ha indotto lo stesso Inps a fare il punto sulle operazioni in corso.65.000 esodati. È il primo gruppo di lavoratori che, per usufruire della salvaguardia, hanno dovuto richiederla alla Direzione territoriale del lavoro entro il 21 novembre 2012. L'Inps sta ora inviando agli interessati la certificazione del diritto alla pensione, con l'avvertenza di non svolgere altri lavori prima del pensionamento. Se la decorrenza della rendita si colloca entro il prossimo luglio, i lavoratori sono invitati a presentare all'Inps la normale domanda di pensione. Vengono riammessi i lavoratori ai quali era stata già respinta la domanda, avendola presentata molto prima della decorrenza prevista. L'Inps sta riesaminando, in base ai requisiti e alle risorse disponibili, la posizione degli esodati per mobilità oppure inclusi nei fondi di solidarietà o autorizzati ai contributi volontari, che sono stati esclusi dai 65 mila per incapienza o per decorrenza successiva al 2013, al fine di includerli nel gruppo dei 55mila.55.000 esodati. È il secondo contingente, che comprende in particolare 6.000 lavoratori che hanno lasciato il lavoro in seguito ad accordi individuali col datore di lavoro oppure all'interno di accordi stipulati con i sindacati nazionali. Questi esodati devono richiedere entro oggi la rispettiva salvaguardia alla Direzione del lavoro. Anche ai 55mila è richiesto di non rioccuparsi fino alla decorrenza della pensione.10.130 esodati. Un prossimo decreto ministeriale indicherà il termine entro il quale questo terzo gruppo dovrà richiedere la propria salvaguardia. Per tale motivo, l'Inps tiene in sospeso le domande di pensione già presentate o che perverranno in anticipo sulle operazioni di monitoraggio del gruppo. A questo terzo contingente è consentita la rioccupazione lavorativa entro particolari limiti di reddito. Ciò permette all'Istituto di verificare la possibilità di inserire fra i 10 mila anche gli esodati degli altri gruppi che sono stati esclusi per aver ripreso un'attività lavorativa.Speranza di vita. A tutti gli esodati si applica un aumento di 3 mesi, quale maggiore speranza di vita, sulla propria età di pensionamento. In particolare, chi matura la vecchia pensione di anzianità col sistema delle "quote", se è un dipendente pubblico o privato deve possedere un'età minima di 61 anni e 3 mesi (raggiungendo quota 97,3). Se è un autonomo Inps, l'età minima è di 62 anni e 3 mesi, ferma restando la quota di 98,3. Salvati in extremis, 600 lavoratori in mobilità che, con l'aggiunta dei 3 mesi, sarebbero stati esclusi dalla salvaguardia.
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