Inps e Quota 100, un anomalo episodio
giovedì 25 febbraio 2021
La domanda di pensione con Quota 100, maturata da un sacerdote con i contributi versati nel Fondo Clero, è stata respinta dall'Inps di Terni so-stenendo che questa pensione è prevista esclusivamente per altre forme assicurative. L'inevitabile ricorso del sacerdote è stato invece accolto dal Comitato di Vigilanza del Fondo, applicando la legge (903/1973 art. 27) che inserisce automaticamente nella previdenza dei sacerdoti i benefici pensionistici del sistema generale. Il 21 febbraio scorso è intervenuto il Consiglio di Amministrazione dell'Inps che si è avvalso della facoltà di an-nullare la decisione del Comitato Clero ritenendola adottata in violazione di legge.
A questo punto la vicenda del sacerdote può proseguire in sede giudizia-ria, per il suo interesse ma indirettamente anche a vantaggio dell'intera categoria. Tuttavia l'episodio non fa testo per altre domande di pensione con Quota 100 avanzate dagli iscritti al Fondo. Inoltre nuove domande possono essere ancora presentate senza limiti di tempo, purchè i requisiti di Q100 - 62 anni di età e 38 di contributi - siano stati maturati entro il 31 dicembre 2021.

Sulla pensione con Q100 come per altri aspetti della previdenza sacerdo-tale, è stata più volte segnalata all'Istituto di previdenza l'evoluzione del diritto avvenuta nel Fondo Clero e che fa riferimento alla sentenza della Corte di Cassazione - sez. Lavoro n. 2757 dell'8 febbraio 2006. Sebbene non richiesta né sollecitata sul punto, la Cassazione ha indicato, come re-golamento per il Fondo Clero, che non sono ammesse interpretazioni re-strittive delle norme vigenti. Esattamente il contrario di quanto finora o-perato dall'Istituto di previdenza.
E giusto in previsione di un intervento del Consiglio di Amministrazione dell'Inps sul citato ricorso per Q100, è stata nuovamente segnalata (Avve-nire del 19 dicembre scorso) la sentenza della Corte di Cassazione sulle norme del Fondo Clero, sentenza trascurata dall'Istituto di previdenza an-che in questa occasione.

In qualsiasi caso la vicenda mette in luce una strisciante violazione della parità di trattamento costituzionale. Infatti, contrastando Q100 nel Fondo Clero, l'Inps impedisce anche ai laici oggi assicurati di altre gestioni, l'utilizzo di propri versamenti nel Fondo, consentito con il
cumulo delle contribuzioni dal decreto 4 gennaio 2019 art. 14 - comma 2.
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