Il nuovo “Non stop”, così diverso dal primo
domenica 4 giugno 2023
La scelta del giorno e dell’orario (il sabato alle 14.00) per un varietà comico al debutto all’inizio della stagione estiva è abbastanza singolare, soprattutto se in qualche modo si rifà a un programma di successo che segnò la prima serata del giovedì sulla prima rete Rai alla fine degli anni Settanta. Parliamo di Non stop... now (da ieri su Rai 2) e del suo rivoluzionario predecessore, Non stop, che tra il 1977 e il 1979, con la regia di Enzo Trapani, portò alla ribalta talenti come Massimo Troisi e La smorfia, Carlo Verdone, I gatti di Vicolo Miracoli, I giancattivi, Zuzzurro e Gaspare, tanto per fare alcuni nomi, i quali si esibivano uno dietro l’altro senza un conduttore, figura fino a quel momento ritenuta indispensabile per qualsiasi varietà televisivo. Una scelta innovativa resa esplicita da un sottotitolo solo all’apparenza enigmatico: «Ballata senza manovratore». Non stop... now (scritto da Massimo Cinque, Maurizio Gianotti, Alessandro Migliaccio e Giulia Nannini per la regia di Giovanna Cuccurullo) prova dunque a riproporre in quattro puntate lo stesso format con una carrellata di giovani attori, cabarettisti, fantasisti, ballerini e cantanti, molti dei quali nati dal web, che anche in questo caso, senza un conduttore, si alternano in monologhi, performance canore, coreografie ritmate e gag estemporanee, fungendo anche da pubblico prima e dopo l’esibizione. Il risultato, stando almeno alla prima puntata, non sembra avvicinarsi più di tanto al livello del capostipite. Forse oggi come allora dovremmo abituarci a una nuova forma di comicità e ai personaggi che la portano sulla scena televisiva. In ogni caso, tornando al discorso iniziale, un programma del genere, breve e leggero, che un paio di risate le strappa comunque, è sicuramente più adatto a una seconda serata che non a un primo pomeriggio. © riproduzione riservata
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