
Nel 1985 il giovane soldato israeliano Yoska Groff venne rilasciato dopo tre anni nelle mani dei palestinesi che l’avevano rapito. Sull’aereo che lo riportava a casa spiegò il significato del Seret Tzahov, il “nastro giallo” che stava comparendo in Israele dalla sua liberazione. Era collegato a una canzone americana degli anni ’70, Tie a yellow ribbon. Il testo parlava di un prigioniero che chiedeva alla fidanzata di mettere un nastro intorno agli alberi per esprimere il desiderio di rivederlo. Furono migliaia i nastri gialli che accolsero il soldato Groff al suo ritorno. Gli stessi che da 15 mesi segnano la speranza nel ritorno degli ostaggi da Gaza.
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