Il fascino perduto del calcio in tv
martedì 23 giugno 2020
Il coronavirus ha buttato all'aria tutto, anche il binomio da tempo inscindibile tra calcio e tv. Innanzitutto perché tra l'ultima partita della seria A e la ripresa del campionato c'è stata di mezzo – come dice il messaggio di SkySport «Mentre eravamo via» – una vicenda che ha sconvolto il mondo e che non può farci dimenticare chi non c'è più («Il calcio è la nostra passione, ma non può guarire le ferite»). In secondo luogo perché gli stadi vuoti sono un'anomalia per lo sport in sé e per lo spettacolo televisivo, che già viveva di anomalie rispetto all'avvenimento reale attribuendo veridicità ad immagini pur sempre parziali (inquadrature circoscritte, angolazioni tendenzialmente dall'alto, piani schiacciati, telecamere non in linea...) sulle quali si è costruito persino uno strumento di «verità» come il Var (l'arbitro assistente in video). Nonostante tutto, accettando di buon grado il compromesso tra finzione e realtà che poi determina lo spettacolo in tv, le partite viste in questi giorni non hanno niente a che fare con quelle che ci ricordavamo prima della pandemia. Ovviamente è una considerazione legata al mezzo televisivo, non certo una valutazione tecnico–calcistica, né tantomeno un appunto alle misure di sicurezza dettate dall'emergenza sanitaria, anche se i calciatori, in alcuni casi, sono stati i primi a dare il cattivo esempio. A parte questo, gli stratagemmi escogitati dalle tv per ovviare all'assenza del pubblico sono apparsi palliativi a volte ridicoli. Gli spalti virtuali creati dalla Rai per la finale di Coppa Italia erano imbarazzanti. Forse non lo erano soltanto per la multinazionale che li aveva sponsorizzati. Sky, per il campionato, sembrava aver fatto di meglio ricorrendo al facoltativo «virtual audio del rumore dello stadio pieno». Se non avesse poi riempito a sua volta il bordo campo di figurine virtuali e soprattutto di pubblicità compresa quella ai siti di scommesse. Gli stessi che ogni tanto comparivano anche in sovrimpressione riducendo ulteriormente l'inquadratura della partita. Cosa molto poco corretta per una visione già abbondantemente pagata dall'abbonato. Vediamo che succede da ora in avanti visto che ci aspettano partite in tv quasi tutti i giorni.
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