I “vinili” di Rossi hanno un bel ritmo
giovedì 8 giugno 2017
«Nostalgia, nostalgia canaglia...», cantavano Al Bano e Romina. Era quella «che ti prende proprio quando non vuoi». Mentre adesso, in tv, qualcuno la vuole eccome. I ritorni musicali al passato garantiscono sempre buoni ascolti. Ne sa qualcosa Carlo Conti, che certo ci mette anche tanta qualità. Andare indietro nel tempo è anche un modo per rinvigorire un pubblico televisivo sempre più anziano. Ecco allora che Sky Uno ha pensato bene a un ritorno musicale al passato non solo con le canzoni di un tempo, ma anche con lo strumento di quelle canzoni, ovvero i dischi in vinile. Da martedì, infatti, Riccardo Rossi conduce in prima serata I miei vinili, un programma musicale in sei parti, con altrettanti ospiti, dedicato alla passione per la musica e ai ricordi legati ai vecchi trentatré e ai quarantacinque giri (guai a suo tempo a dimenticare o perdere il riduttore perché i primi avevano il buco piccolo e i secondi il buco grande). Ogni settimana due episodi, che dal 13 giugno andranno in onda in replica anche su Sky Arte il martedì alle 20. Protagonista della prima parte Anna Foglietta, attrice simpatica e affermata, che con Rossi realizza un buon duetto. Ma indubbiamente ad attrarre l'attenzione è Enrico Mentana che nel secondo episodio canticchia Tema dei Giganti e si lascia andare con Il ragazzo della Via Gluck di Celentano, dopo un passaggio attraverso i Beatles e Fabrizio De André. Riccardo Rossi torna così nel negozio di dischi, il “Goody music”, nel quale aveva lavorato quando aveva vent'anni. Allora c'erano solo i vinili, che nemmeno si sapeva che si chiamavano così. Oggi l'attore, conduttore e regista romano ci è tornato con il suo piglio scanzonato per raccontare le storie di chi quei vinili li ha ascoltati e amati. Tutti del resto abbiamo una storia da raccontare legata a una canzone. Tutti abbiamo in casa (o forse lo avevamo) un vecchio disco in vinile. Ed è proprio dai dischi che, secondo Sky e Rossi, si può conoscere una persona: «I nostri vinili parlano di noi perché dentro quei dischi ci sono emozioni e vite tutte da raccontare». Insomma, un programma un po' ruffiano sul fronte della “nostalgia canaglia”, ma anche ben fatto sul piano del ritmo grazie soprattutto al montaggio. Tra i prossimi ospiti si annuncia addirittura Fiorello. E con lui Stefano Fresi, Luca Barbarossa e Carlo Vanzina.
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