“Grande fratello vip” gorgo disumanizzante
mercoledì 8 febbraio 2023
Ogni qualvolta, con non poca iniziale riluttanza, ci imponiamo la visione di una puntata del Grande fratello vip (Canale 5, questa settimana lunedì e giovedì in prima serata) la sensazione immediata che si prova è di tristezza. Tristezza soprattutto per come ci si può ridurre pur di apparire. Esseri umani come animali in gabbia pronti ad alzarsi su due zampe al comando del domatore-moralizzatore Alfonso Signorini. Settimane e mesi di cattività in una falsa casa sotto l’occhio indiscreto di decine di telecamere dove ognuno dà il peggio di sé credendo o illudendosi di dare il meglio tra squallidi battibecchi, bizze, lacrime facili, effusioni ed espulsioni per espressioni blasfeme. Un programma a cui le donne per prime dovrebbero ribellarsi visto come alcune di loro si presentano sia all’interno della «casa» che in studio una volta uscite dalla «casa» (si veda ad esempio lunedì scorso Pamela Prati). Forse si dovrebbero ribellare anche le persone di una certa età nel vedere coetanei come il giornalista di lungo corso Attilio Romita che alle soglie dei settant’anni si presta a un ruolo che poco gli si addice e se la prende pure, accusando gli altri di «organizzazione mafiosa», se finisce in nomination e quindi tra i candidati a uscire dalla «casa». Per non parlare di Orietta Berti, che alle soglie del decennio successivo a quello di Romita accetta da moglie, madre e nonna di fare l’«opinionista» (parola grossa) in un programma che gioca soprattutto sui sentimenti degli altri (esemplare in questo senso ancora la puntata di lunedì con l’invio nella «casa» di ex fidanzati a portare zizzania). Una banalizzazione del più importante sentimento che passa anche dall’uso continuo e stucchevole rilevato più volte degli appellativi «amore» e «tesoro», secondi solo al sostantivo «percorso». © riproduzione riservata
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