Cristianofobia o solo stoltezza? Storia di una croce su una suola
venerdì 10 aprile 2015
Mentre le storie che associano la religione e l'uso della violenza si confermano al vertice delle scelte di webmaster e blogger ecclesiali (una su quattro), il riflesso della Pasqua appena trascorsa comincia già a scolorire. Ma non in Grecia, dove siamo in piena Settimana santa: ciò che ha rafforzato una presa di posizione molto ferma del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa (http://tinyurl.com/l772kba ) a proposito della promozione di un modello di scarpe sportive, se ho ben compreso di fabbricazione cinese, recante una croce sulla suola. La notizia, diffusa fuori dai confini ellenici dalla France-Press, è stata ripresa in Italia solo dal blog Chiesa e post concilio (http://tinyurl.com/ntkeac2), che l'ha correttamente presentata entro la propria prospettiva identitaria e «antimodernista». ), che l'ha correttamente presentata entro la propria prospettiva identitaria e «antimodernista». Da parte mia, incuriosito sia dalla cosa in sé, sia dal riferimento del Santo Sinodo al fatto che le immagini di tali scarpe circolano «sui media elettronici», mi sono messo in ricerca, per capire la portata dell'eventuale operazione commerciale e la misura del coinvolgimento dell'opinione pubblica ellenica. Ho sudato le sette camicie: ho chiesto perdono per non essermi applicato abbastanza, al liceo, al greco antico e ho benedetto il traduttore di Google per l'aiuto che infine mi ha dato… ma ho trovato poco: una sola, e piuttosto anonima, l'immagine delle suole blasfeme che i vari siti riprendono (http://tinyurl.com/oh7p33v), e nessuna fonte che, partendo dall'indignazione ecclesiale, ne ricostruisca utilmente il contesto.), e nessuna fonte che, partendo dall'indignazione ecclesiale, ne ricostruisca utilmente il contesto.Così, mi chiedo quale direttore commerciale possa aver immaginato che ci sia mercato, in Grecia ma anche nel resto d'Europa, per un oggetto così caratterizzato. Forse i vescovi ortodossi greci hanno, in buona fede, sopravvalutato la faccenda: i creatori di abbigliamento piazzano, e non da oggi, croci più o meno esplicitamente cristiane quasi dappertutto, a puri fini “decorativi”. Ma perché proprio sotto una suola? Cristianofobia o stoltezza? Qualcuno mi aiuti a capire di più…
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