Colpo di grazia ai moduli Inps
martedì 7 febbraio 2012
Il salto nel futuro l'Inps l'ha compiuto il primo febbraio. È da questa data che si compie il passaggio, senza ritorno, dalla carta ad Internet anche per la domanda di pensione, il più classico dei moduli cartacei che ogni giorno vengono riversati agli sportelli dell'ente. Ora si presenta tutto on line, anche per le prestazioni da aggiungere alla domanda principale.
L'ampio ventaglio delle domande da inviare ora direttamente via Internet comprende la tradizionale pensione di vecchiaia maturata in base alle regole anteriori alla riforma Monti, la vecchia pensione di anzianità (ormai ad esaurimento, come previsto dalla stessa riforma), la pensione di vecchiaia post riforma (anche se calcolata tutta col contributivo), la nuova pensione «vecchiaia anticipata» (che succede al precedente trattamento di anzianità), la pensione o assegno per invalidità ed inabilità civile e da lavoro (compresa l'inidoneità specifica del fondo autoferrotranvieri e del fondo ferrovie dello Stato), la pensione di reversibilità ai familiari superstiti, dirette e indirette, l'assegno sociale.
L'elenco delle richieste telematiche comprende inoltre le ricostituzioni della pensione a vario titolo: i «supplementi» che spettano in caso di svolgimento di un'attività lavorativa dopo il pensionamento, gli assegni per carichi familiari (sia per i lavoratori dipendenti sia per gli autonomi), il ricalcolo per contributi non inseriti nella prima liquidazione oppure per documenti acquisiti in seguito, la variazione postiva o negativa collegata al reddito annuale del pensionato (mod.Red). In alternativa ad Internet, sono valide le domande di pensione presentate via telefono (call center Inps 803164 gratuito, seguendo le istruzioni fornite dall'operatore) oppure presso un ente di patronato od un altro intermediario autorizzato (consulente del lavoro ecc.). Scatterà, invece, dal prossimo primo aprile l'obbligo di utilizzare esclusivamente la via telematica per le analoghe domande di pensione da liquidare in convenzione internazionale.
Il Pin. La riservatezza e la garanzia di una corretta presentazione delle richieste obbligano a munirsi preventivamente del Pin dell'Inps, il codice personale che, sia su Internet sia al telefono, identifica senza alcun errore chi contatta l'Istituto, ed evita il rischio di eventuali scambi di identità. Anche il Pin può essere chiesto via Internet, telefono o patronati.
L'Inps invita, in particolare, i già pensionati, qualora riscuotano in contanti un importo superiore a 1.000 euro, alla posta o in banca, a scegliere l'accredito automatico della pensione su un conto corrente oppure su libretto postale o su carta ricaricabile. La variazione è obbligatoria per effetto della riforma Monti, e deve essere eseguita entro questo mese, per evitare che il pagamento della pensione venga sospesa a partire dalla rata di aprile. La nuova modalità di riscossione può essere comunicata ad un ufficio Inps o via Internet, o alla posta o in banca.
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