Chittister, Ma Daqin, Pronzato: il Papa viaggia, qualcuno sogna
venerdì 25 settembre 2015
È già salito al 50% il tasso di frequenza con il quale, navigando tra siti e blog d'informazione ecclesiale, si incontra in questi giorni papa Francesco in viaggio tra Cuba e gli Stati Uniti. In questi casi mi viene la curiosità di scoprire qualche attore non protagonista; eccone tre che mi sono piaciuti. Credo di poterli accomunare sotto la categoria del sogno: parola che uso apposta e volentieri perché il Papa stesso l'ha messa in cima ai due discorsi di arrivo, sia a Cuba, sia a Washington, e ne ha fatto il centro del testo ai giovani cubani.Il primo è un grande sogno sociale: appartiene a una suora benedettina, Joan Chittister, assai famosa negli Stati Uniti per la passione pubblica nei confronti «di Dio, della giustizia e della vita» (così il suo movimentato blog). Il 19 si è rivolta al Papa con una lettera aperta (http://tinyurl.com/ng8w4f7), in cui gli ha ricordato che «le donne sono le più povere tra i poveri» e gli ha chiesto di «fare per le donne del mondo e della Chiesa ciò che Gesù fece» per Maria sua Madre e per le altre donne dei Vangeli.Il secondo è un grande sogno di dialogo: quello del vescovo di Shanghai (Cina), Thaddeus Ma Daqin, che da quando è stato ordinato (2012) non ha ancora potuto esercitare il ministero, e che sul suo blog ha pubblicato in questi giorni un saggio (http://tinyurl.com/qgc4kyq) concluso da una speranza: alle Nazioni Unite «il nostro presidente Xi Jinping e Papa Francesco avranno l'opportunità di incrociarsi, ma ci sarà la tanto attesa stretta di mano? Io non vedo l'ora che tra loro questa stretta di mano ci sia».Il terzo è un piccolo sogno editoriale che trova origine in Alessandro Pronzato, prete e scrittore fecondo pur essendo vissuto per quasi tutta la vita prima che fossero inventati i blog. Il dono di due suoi libri a Fidel Castro, da parte del Papa, lo ha reso famoso in ogni angolo del pianeta, e lui l'ha presa con un sorriso (http://tinyurl.com/pthkfbk). Ma per il suo editore Gribaudi, di questi tempi, se non è un sogno ci manca poco.
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