“Che tempo che fa” la misura di Fazio
martedì 26 aprile 2022
L'ultima volta che ci siamo occupati di Fabio Fazio e del suo Che tempo che fa (la domenica dalle 20,00 su Rai 3), lo abbiamo fatto in occasione dell'intervista a papa Francesco all'inizio di febbraio, dando atto al conduttore, al di là della forza comunicativa dell'intervistato, di aver favorito la riflessione del Papa introducendo dei temi più che incalzandolo con le domande. Uno stile che di lì a un paio di settimane avrebbe mantenuto anche nell'iniziare, e nel continuare poi, a raccontare la guerra in Ucraina. In definitiva Che tempo che fa è uno dei pochi talk televisivi che sta cercando e ha cercato di far capire cosa succede alle porte dell'Europa (lo aveva fatto anche con la pandemia) anziché dare voce più o meno gridata a pareri personali di ospiti più o meno competenti. Fazio è partito sempre dai giornalisti impegnati sul campo, ovvero gli osservatori diretti, compreso l'inviato di “Avvenire” Nello Scavo (ospite già da tempo del programma), per poi approfondire con i protagonisti diretti come successo l'altro ieri con l'intervista al ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Fazio, in questa fase, è riuscito a rimodulare anche il tradizionale mix tra approfondimento (che riguarda ogni volta più argomenti) e spettacolo che da sempre caratterizza un programma che sfiora le quattro ore. Ed anche per la parte più leggera Che tempo che fa, al di là dei comici fissi (Luciana Littizzetto, Nino Frassica e altri), punta in alto come l'ultima volta con Claudio Baglioni, che proprio Fazio, non va dimenticato, aiutò in qualche modo a trasformarsi da cantante in uomo di spettacolo a tutto tondo con il mitico show Anima mia a fine anni Novanta su Rai 2. Che tempo che fa continua anche a fare
ottimi ascolti: in valori assoluti è risultato domenica sera il programma più visto.
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