Canale 5: Tognazzi, i mali del "Ferraccio"
venerdì 26 marzo 2021
Un altro drammone a sfondo sociale, questa volta con risvolto ambientalista, per Sabrina Ferilli, Simona Izzo e Ricky Tognazzi. Dopo L'amore strappato ecco Svegliati amore mio, miniserie in tre episodi il mercoledì in prima serata su Canale 5. Tognazzi e la Izzo firmano la regia in coppia e il soggetto e la sceneggiatura con Matteo Bondioli e Roberta Colombo, mentre l'attrice romana è Nanà, moglie e madre felice fino a che la vita della sua famiglia cambia per sempre quando la figlia dodicenne, Sara (Caterina Sbaraglia), si ammala improvvisamente. La scoperta di casi simili fa sorgere nella donna il dubbio che la causa di tutto siano le polveri della vicina acciaieria, la Ghisal, dove tra l'altro lavora il marito, Sergio (Ettore Bassi), e anche il vecchio spasimante nonché adesso amico di famiglia, Mimmo Giuliani (Francesco Arca). Da quel momento a Nanà e ai suoi cari ne succedono davvero tante, forse troppe. Mentre alla figlia viene diagnosticata la leucemia, la mamma rimane disoccupata e il padre non ottiene la promozione promessa (importante anche da un punto di vista economico). Al suo posto viene scelto Mimmo. Ma non solo: Sergio sarà coinvolto in una drammatica esplosione all'interno dell'altoforno dell'acciaieria. I toni della vicenda, tratta da una storia vera, sono quelli del melodramma, decisamente esasperati, sia per le vicende familiari, di cui si è detto, che per quelle ambientali con le fiamme infernali delle ciminiere e le polveri rosse che volano come sabbia nel deserto. Si salva la solidarietà tra le madri che la protagonista riesce a trasformare in impegno civile nella battaglia contro il "mostro Ghisal", mentre a dare un po' di sollievo al racconto, a parte la colonna sonora a suon di E tu come stai? di Claudio Baglioni, c'è una situazione simil Braccialetti rossi nell'ospedale dove Sara è ricoverata e dove viene coinvolta «nella banda del Santa Lucia» dal coetaneo Lorenzo, anche lui in chemioterapia come tanti altri adolescenti del quartiere dal nome emblematico ed inquietante: "Il Ferraccio".
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