Calcio e artisti, non si scherza con il “Male oscuro”
sabato 25 novembre 2023
Sarebbe bello sapere quanti soggetti smarriti che popolano l’intronato universo dello showbiz, calcio, cinema, spettacolo e affini, abbiano letto Il male oscuro di Giuseppe Berto. Titolo di un romanzo del 1964 che è diventato sinonimo di “depressione”. E con questa, con “il male oscuro” dell’anima non si scherza. C’è invece chi pur di alzare lo share e creare la telerissa dà dell’ «esaurito» in diretta al collega di turno. E’ accaduto nel talent “X Factor”: il nevroromantico Morgan apostrofa con «esaurito» l’autoiconico Fedez e l’uragano mediatico (social) ha assunto subito un effetto tsunami. Gli effetti collaterali dell’invettiva (Fedez giocava in difesa di Francesca Michielin insultata da Morgan, in quanto la cantante dava “ancora in vita” Ivan Graziani, magari fosse vero) sono state bestemmie e porte sbattute nel fuori onda, con minori costretti ad assistere a questo teatrino dell’assurdo, da tutti contro tutti. Morgan, a sua difesa, ha ricordato di aver perso un padre depresso, suicida a 46 anni, ma questo mettere sempre in video i propri dolori privati e farli diventare il pretesto per sproloqui condivisi da milioni di followers assetati di pubblica ottusità a noi pare un tragico punto di non ritorno. Il Morgan poi che, da tribuno del popolo, denuncia di essere vittima di una “cricca” di giudici (devono solo giudicare la performance di artisti allo sbaraglio) «che fanno parte del sistema legato da interessi economici» è quasi demenziale, perchè di quel sistema faceva parte fino a un attimo prima di essere licenziato. «Transit», direbbe Beppe Viola. Cambiamo campo, torniamo su quello di calcio, dove Gian Piero Gasperini tratta il “male oscuro” con commozione e profonda sensibilità. Il tecnico dell’Atalanta ha raccontato a “Radioi Serie A” la vicenda dell’attaccante sloveno Josip Ilicic che
cadde nel vortice della depressione, proprio nel momento più esaltante della sua carriera e della storia del club bergamasco. Stagione 2019-2020, l’Atalanta avanza fino ai quarti di Champions e agli ottavi Ilicic era stato il mattatore. Rifila 4 gol al Valencia e Gasperini sottolinea: «Josip a quel punto era tra i maggiori candidati al Pallone d’Oro». Ai quarti avrebbe potuto ripetersi contro il Psg, ma quel match il campione sloveno non lo avrebbe mai giocato. Nei giorni del Covid la solitudine della reclusione forzata nelle proprie stanze, la nostalgia di casa e della famiglia lontana, manda in tilt la mente di Ilicic che viene ricoverato d’urgenza. «Una settimana prima della partita col Psg sono andato a trovarlo in una clinica, aveva perso qualcosa come 10-12 chili. Era impressionante. Ricordo che l'ho tirato su come un manichino e ho detto: dai Josip vieni con noi…». Il racconto di Gasperini si interrompe qui. Il mister scoppia a piangere... Scendono le lacrime anche a rileggere Berto che ne Il Male oscuro ha scritto: «Non ho neanche quattordici anni e ho già una così grande voglia di morire, cosa faccio al mondo io cosa faccio, amo amo amo così miseramente e immensamente che non ho coraggio di fissare un oggetto per il mio amore». © riproduzione riservata
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