“Bandersnatch” più gioco che tv
venerdì 11 gennaio 2019
Netflix prende campo. La piattaforma internet di film e serie televisive guadagna terreno soprattutto tra i giovani. Il successo della fiction La casa di carta, con tanto di ragazzini all'assalto dei protagonisti durante le riprese nei giorni scorsi a Firenze, lo dimostra appieno. Netflix è anche uno dei segni del cambiamento in atto nelle abitudini televisive degli italiani, sempre meno legati al vecchio apparecchio e sempre più aperti ai nuovi dispositivi. Qualcuno giustamente ha detto che il televisore è morto, ma la tv sta benissimo. In realtà, l'esperimento di cui stiamo per parlare ha più a che fare con i videogiochi che con la televisione. Pur ammettendo che gli stessi videogiochi stanno da tempo condizionando almeno il cinema d'azione. Detto questo, arriviamo alla serie Black Mirror, tornata su Netflix con una puntata interattiva dal titolo Bandersnatch che coinvolge lo spettatore dandogli la possibilità di intervenire sulla vicenda scegliendo tra due opzioni in diversi momenti della storia. All'inizio, per abituare al meccanismo, le scelte sono insignificanti ai fini della trama: ad esempio quale musicassetta il protagonista debba ascoltare, anche perché la storia è ambientata nel 1984 ed è incentrata sul giovane programmatore Stefan Butler alle prese con la realizzazione di un videogioco, Bandersnatch appunto, ispirato al libro-gioco omonimo. Siamo pertanto di fronte a una sorta di metalinguaggio, ovvero di una fiction interattiva che parla di un gioco interattivo a sua volta ispirato a un libro interattivo. Ma la vera particolarità arriva quando le scelte modificano realmente la storia fino a decidere se Stefan debba uccidere il padre e se lo debba poi fare a pezzi. Ogni scelta incide sul destino dei personaggi, sulla durata dell'episodio e sul finale, con varianti non sempre facili da raggiungere. Non tutti, infatti, al di là di cinque, sono finali veri e propri. A volte sono interruzioni che obbligano a tornare indietro. È dunque una libertà apparente. Ad esempio, se fossimo tentati dalla scelta meno cruenta potremmo finire fuori strada. Tecnicamente l'operazione è interessante, ma resta un gioco, una curiosità, niente a che vedere con la tv, almeno come la intendiamo ora.
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