“Avanti un altro!” Ma che talenti sprecati
venerdì 8 giugno 2018
Nella prima serata di mercoledì, uno dei migliori programmi in circolazione, Petrolio su Rai 1, ha messo insieme nemmeno un milione e mezzo di telespettatori. Uno dei peggiori programmi, Avanti un altro! in versione Pure di sera, si è avvicinato, su Canale 5, ai 3 milioni e mezzo con uno share di quasi tre volte superiore. Ma non solo: Petrolio, nonostante un'inchiesta molto interessante sul mercato clandestino delle opere d'arte (Ladri di bellezza), è stato battuto (se così si può dire) anche da un vecchio film su Italia 1, The transporter, che ha fatto registrare quasi 2 milioni di telespettatori. Forse scopriamo l'acqua calda dicendo che questi numeri, se li prendiamo per buoni, la dicono lunga su quello che la tv propone, ma anche su quello che i telespettatori scelgono di vedere. È una vecchia storia, ma ogni tanto merita raccontarsela di nuovo. Detto questo, veniamo ad Avanti un altro! Pure di sera salvando subito l'intento benefico della serata a favore di “Adotta un angelo”, una onlus che si occupa di assistenza domiciliare gratuita per bambini con gravi disabilità, alla quale è andato il montepremi della serata: 100 mila euro. Su questo non discutiamo, anche se una nota sulle serate a beneficenza andrebbe fatta. Non mancherà l'occasione. Tornando allo show di Canale 5, la versione in prime time non ha fatto che confermare, anche perché le ha spalmate ancor più nel tempo, le doti istrioniche di Paolo Bonolis. È lui il mattatore indiscusso del programma. Verrebbe voglia di dire il domatore. Gli puoi mettere accanto anche Barbara D'Urso, com'è successo l'altra sera, ma lui riesce a non perdere il controllo della scena (o della gabbia che dir si voglia). Che Bonolis sia bravo, nessuno lo mette in dubbio. Ha la battuta sempre pronta, è imbattibile sul ritmo e sulle prese in giro, sa gestire qualsiasi situazione, recita persino le poesie a memoria. Peccato che metta quasi sempre la sua arte a servizio di spettacoli di bassa lega, dove i doppi sensi sessuali la fanno da padroni. Sembra quasi impossibile. Ci dichiariamo tutti emancipati e poi ci diamo le gomitate e facciamo i risolini quando ci raccontano che “il fagiano per sedurre la fagiana fa il pavone...”. È vero, non è l'esempio giusto. Sono ben altre le battute sentite mercoledì sera, ma non si adattano alla serietà di questo giornale. Tanto ci siamo capiti lo stesso.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: