A “Broadchurch” tutti sembrano colpevoli
mercoledì 31 maggio 2017
Ritmo lento, musica ad hoc, primi piani, sguardi, controcampi, cura dei particolari e quella che un tempo si definiva introspezione psicologica. Broadchurch, il crime drama inglese fuori dai classici stereotipi di genere, chiude i battenti con la terza stagione denunciando un tema come la violenza sulle donne senza mai utilizzare scene eccessivamente forti, ma raccontando la complessità delle emozioni in modo crudo e senza filtri. La nuova serie si apre con la macchina da presa che sorvola le ormai conosciute e suggestive scogliere. D'un tratto cambia l'inquadratura con il dettaglio del volto di una donna di mezza età: una lacrima le scende dagli occhi e le solca il viso. I detective Alec Hardy (David Tennant) e Ellie Miller (Olivia Colman), impegnati in un ultimo viaggio nel crimine, immersi nelle atmosfere sospese e opache dell'immaginaria cittadina inglese sulle vere coste frastagliate della contea del Dorset, sono tornati il lunedì in prima serata su Giallo, il canale 38 del digitale terrestre dedicato agli amanti del thriller: una nicchia tra quelle determinate dall'era della frammentazione televisiva. Sono passati un paio di anni dalle tempestose vicende che hanno tenuto banco nella seconda stagione. A Broadchurch, luogo di segreti che si annidano sotto la patina di tranquilla località turistica, la comunità è scossa da un grave episodio criminale. Una donna del luogo viene aggredita ed è di nuovo caccia all'uomo. Un caso che si dimostra fin da subito complesso e spinoso. Di sicuro non è il frutto di un raptus isolato, ma l'azione programmata di un aggressore seriale. Tutti lo vivono con particolare drammaticità, a partire dai due detective, che sembrano non distinguere mai il lavoro dalla vita privata, anzi: il primo li prende talmente tanto da essere sempre crucciati e da vivere le situazioni familiari con lo steso cruccio. Per di più con una contemporaneità e una analogia impressionante tra i due (ovviamente se fosse realtà). In ogni caso, trovare uno che ride è da caccia al tesoro. Non c'è che da prenderne atto. Intanto i sospettati aumentano. Le situazioni si ingarbugliano come da programma in un crescendo di tensione, con la vittima che a volte sembra nascondere qualcosa di compromettente. E con lei molti altri. A Broadchurch quasi tutti sembrano colpevoli.
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