“24 ore sulla Terra”, la natura che stupisce
venerdì 19 ottobre 2018
Il digitale terrestre, come ben sappiamo, ha ampliato a dismisura l'offerta di canali televisivi. Di alcuni, diciamo la verità, spesso ignoriamo persino l'esistenza. Più avanti si va con il numero sul telecomando e più il rischio si fa concreto. Nella maggior parte dei casi si tratta di canali tematici, cosiddetti di nicchia, rivolti a un target specifico. Alpha, al numero 59, è uno di questi. Ha iniziato le trasmissioni un anno fa, esattamente il 1º ottobre 2017. È di proprietà del gruppo De Agostini, un editore che ha detto chiaramente di aver progettato i propri palinsesti in funzione di un pubblico maschile tra i 25 e i 44 anni. Uomini giovani che si presume amino misurarsi con i propri limiti, che vivono per l'adrenalina della sfida e per il fascino della scoperta. Ecco allora che scorrendo l'elenco dei programmi compare tanta natura, ma anche 1000 modi per spaccarsi o Fino all'ultimo rottame e ancora Il garage più pazzo del mondo. E poi tanti animali, più o meno pericolosi. In questa categoria animal naturalistica, per due mercoledì di fila (il 10 e il 17 ottobre) in prima serata, è comparso anche un lavoro di una spanna o forse più superiore agli altri. Si tratta di 24 ore sulla Terra, un documentario della Bbc che segue la vita degli animali nella natura selvaggia durante un'intera giornata. Protagonista assoluto il sole, quand'è visibile e quando è nascosto dietro l'orizzonte. È sempre lui il responsabile del ritmo della vita. Per questo il documentario è diviso in due parti che corrispondono al giorno e alla notte. Dal momento in cui il sole sorge, gli animali aspettano, pronti a trarre vantaggio dalle opportunità che la luce del sole crea, ma anche a rimediare ai disagi che può causare nei momenti più caldi della giornata. Con il tramonto e con l'arrivo della notte si risvegliano creature che invece vivono le tenebre. È l'altra metà delle 24 ore, quella più scura, più fredda, ma non meno emozionante. Il documentario della Bbc gioca tutto sulla luce e di conseguenza su immagini particolarmente suggestive. Ma interessante è anche la quantità di animali stranissimi che gli autori hanno faticosamente intercettato in quelle che si presume siano state lunghissime ore di appostamenti. Il tutto per documentare un giorno ordinario su un Pianeta straordinario.
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