Non solo libri: tra pop-up e sculture di carta
sabato 9 novembre 2013
Hanno pagine a tutta immagine e poche, pochissime parole. Spesso neppure una. In compenso sono un godimento per gli occhi di qualsiasi età, perché l’effetto sorpresa e le emozioni che sanno suscitare illustrazioni raffinate o abili costruzioni spettacolari appagano quel senso di meraviglia spontaneo nei bambini ma ancora vivo in tanti adulti. A metà tra l’oggetto di design, il volume d’arte e persino il libro giocattolo, pop up e volumi illustrati si prestano a una condivisione virtuosa tra l’adulto e il bambino. Anche il non lettore in senso stretto, che alle parole scritte non sa dare valore ma dalle immagini sa trarre emozioni e piacere estetico. Grazie ad autori di grande genio creativo e a editori che amano nuove sperimentazioni, il libro di carta si lancia in nuove sfide cercando la terza dimensione, il movimento e il gioco con pagine animate da virtuosismi cartotecnici che traghettano l’arte verso la poesia. E’ il caso di “Rimbalzi”, un volume intelligente e creativo che – in epoca di effetti speciali e 3D - sa rendere dinamica sulla carta la storia di un inseguimento frenetico. Tutti sanno quanto possa scatenarsi un cane che rincorre una palla, quali deleteri effetti può avere lo slancio della bestiola e i balzi e i rimbalzi della palla stessa. Disastri, A volte divertenti a volte no. Qui la pallina corre - di pagina in pagina - nello spazio dei giardinetti, e dietro di lei il cagnolino che non l’agguanta mai. Noi la vediamo rimbalzare in sequenza - grazie alla presenza di mezze pagine che cambiano alcuni particolari delle scena - tra le silhouette di bambini, animali e persone che frequentano il parco. Fino alla sorprendente scena finale. Firma il volume (16 euro) per l’editore Franco Cosimo Panini, la francese Cécil Bayer. David Pelham, art director inglese le cui opere sono esposte nei migliori musei del mondo, autore di libri come “Bianco Natale” o “La Scia”, è invece una garanzia sui libri pop up. “Animal Gallery”, pubblicato dall’editore Gallucci (15 euro) è una raccolta di sculture di carta che emergono e spariscono a ogni sfogliar di pagina. Il piunguino, l’elefante, il coccodrillo, la renna, il topolino, il panda, il gufo e buon ultimo, il leone –piegati, ripiegati e fustellati con un’abilità incredibile - prendono corpo come piccoli monumenti in questo libriccino di grande spessore che è un vero zoo di carta. Un gioiello di cartotecnica che lascia a bocca aperta piccoli e grandi. Ha l’umorismo di quei vecchi film muti centrati su un tormentone che perseguita senza via di scampo l’ingenuo protagonista: “Il buco” (orecchio acerbo; 21 euro) è un cartonato dalle pagine spesse, senza parole. La storia è illustrata da figure esili, al tratto. Attorno a un buco che dalla copertina trapassa il libro fino all’ultima pagina, il norvegese Oyvind Torseter racconta usa storia ironica, assurda e surreale. Semplice ma dal sicuro effetto comico: casa nuova, vita nuova per un omino che ha appena traslocato. Sta ambientandosi nelle nuove stanze, ha ancora gli scatoloni zeppi, quando l’occhio gli cade su un buco accanto alla porta della cucina. Ohibò! Che strano! Da dove verrà mai? Il bello è che appena scatta l’indagine, il buco per magia si sposta – lo vediamo a ogni pagina - prima sul pavimento, poi sulla porta, su un'altra parete, nello sgabuzzino… Il buco ballerino è un mistero da analizzare, degno della polizia scientifica. Ma catturarlo non è facile, perché sebbene chiuso in uno scatolone lo vediamo a sorpresa correre in città, sui marciapiedi, ai semafori, tra i lampioni e palloncini in vendita… Il caso sembra di quelli troppo complicati per trovare una soluzione. Insomma un buco nell’acqua, un gioco che fa sorridere il lettore. Anche qui di ogni età. Per finire “Un libro fantastico!” (Salani; 11,90 euro): illustrato a tutta pagina con pochissime parole, segna il debutto di Dallas Clayton, giovane scrittore e artista di Los Angeles. Disegni coloratissimi e surreali – animali di ogni specie con le ali, barche-angurie, alberi con le radici che piovono dal cielo… - parlano di sogni, un po’ pazzi ma irrinunciabili. Il testo, come un flash fa parte dell’illustrazione ed è un inno pieno di speranza rivolto ai bambini perché non smettano mai di fantasticare storie alla grande, luoghi e obiettivi impensabili. Triste – dice chiaramente a suon di immagini Clyton - il Paese in cui le persone hanno chiuso con i sogni, rassegnandosi a un presente piatto, privo di sussulti, desideri e fantasia, accontentandosi di sogni piccoli piccoli, terra terra, pieni di oggetti banali, acquisti inutili. Cambiare marcia tocca ai bambini: loro dovranno diventare voci potenti di quanti hanno rinunciato a progettare il domani sognandolo.
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