“Guerra e pace” rinasce in televisione
martedì 20 settembre 2016
La prima battaglia arriva dopo una buona mezz'ora, ma quando arriva non delude. Le battaglie, in certi sceneggiati, fanno la differenza. L'aspettavamo dall'inquadratura iniziale, da quando Napoleone, visto di spalle sull'immancabile cavallo bianco, osserva davanti a sé l'orizzonte in cui lentamente, diradandosi la nebbia, si materializza un accampamento militare. É il 1805. L'armata francese ha invaso l'Austria. Mentre Napoleone marcia verso est, la Russia si unisce all'Austria per combatterlo, impegnandosi in una guerra che cambierà la vita dei russi. È l'ultima versione televisiva di Guerra e pace che dopo il successo in mezzo mondo è approdata da venerdì scorso in Italia sul canale Sky 139 di La Effe. Otto episodi da sessanta minuti, due per volta (i restanti sei sono in programma nei prossimi tre venerdì), prodotti dalla Bbc, girati in Russia, Lettonia e Lituania con la regia di Tom Harper e l'adattamento di Andrew Davies. Una storia che oltre alle epiche battaglie, racconta l'incrociarsi delle vite di tre giovani aristocratici di San Pietroburgo, in un triangolo di amore, passione e guerra: Pierre, illegittimo figlio di un ricco conte, è un'anima persa e fuori posto nell'alta società; il suo migliore amico, Andrej, è invece un uomo brillante, ma infelice. Entrambi vivono un amore tormentato per la giovane Nataša, erede di una nobile famiglia di Mosca. Con la minaccia napoleonica ormai alle porte, i tre ragazzi non immaginano che la loro vita, le loro convinzioni e il destino di un'intera società stiano per cambiare per sempre. Più volte tradotto per il grande e il piccolo schermo, il capolavoro di Lev Tolstoj, uno tra i più importanti romanzi di sempre (per cui La Effe di Feltrinelli approfitta dell'occasione per promuovere il libro in edizione economica), trova in questa versione televisiva nuova vita, rientrando nella tradizione dei grandi sceneggiati, ma con tecniche adeguate e attuali. Basti pensare ad alcune sequenze, in special modo i ricevimenti, dove la macchina da presa si muove come in soggettiva in mezzo ai personaggi, seguendone alcuni per poi di volta in volta abbandonarli per seguirne altri. È un modo per far sentire lo spettatore dentro la scena. Il livello degli attori è notevole. Curati i costumi. Suggestivi gli scenari e gli ambienti, a partire da quelli di San Pietroburgo, belli al naturale, soprattutto gli esterni.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: