Un volto nella folla

L’imperturbabilità era una delle caratteristiche che più apprezzavo nel signor Kenobi
November 8, 2025
L’imperturbabilità era una delle caratteristiche che più apprezzavo nel signor Kenobi. Sembrava incapace di spaventarsi o anche solo di spazientirsi. La caduta di un vassoio in un ristorante, con il relativo frastuono di cocci e schegge, non lo distraeva dalla conversazione, né si mostrava preoccupato quando era ormai chiaro che il nostro taxi non sarebbe mai arrivato in tempo per fargli prendere il treno. Un giorno, però, lo vidi cambiare espressione all’improvviso e a quel giorno, adesso, torno spesso con la memoria. Era un’avvisaglia, e non lo avevo capito. Non sarei potuto intervenire, d’accordo, ma essere consapevole di questa impossibilità non basta a rasserenarmi. Eravamo a Roma, in mezzo alla folla di via del Corso e d’un tratto il signor Kenobi mi aveva costretto a cambiare marciapiede.
Teneva lo sguardo basso, come chi vuole evitare un incontro indesiderato. Gli chiesi che cosa fosse successo e lui, sforzandosi di recuperare la sua tranquillità, mi disse che per il momento non era successo niente. «E noi non vogliamo che succeda qualcosa», concluse con un sorriso impacciato. Più tardi, seduto a un bar malconcio dalle parti di Botteghe Oscure, ammise di aver intravisto una persona che gli era molto sgradita. Non diedi peso all’informazione. È così che nascono i rimorsi.

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