Brambilla: necessarie risorse per la salute mentale dei minori
di Redazione
La richiesta della presidente della commissione parlamentare al termine del ciclo di audizioni

Con l'audizione della ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, e del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, si avvia alla chiusura l'indagine sulla fragilità emotiva e psicologica dei più giovani. E in vista del traguardo, al termine della seduta odierna Michela Vittoria Brambilla, presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, ha commentato la situazione dei fondi impiegati per combattere questi disagi: «Sono certa - ha affermato - che buona parte delle risorse stanziate dalla legge di Bilancio per la salute mentale e nel fondo sanitario nazionale sarà destinata a prevenire e curare i disturbi dei minori». «Per fronteggiare le fragilità dei più giovani - ha aggiunto la presidente - è giusta l'esigenza, sottolineata dalla ministra, di "ricostruire la comunità educante" che si è fortemente indebolita a causa di decenni di denatalità e per la preponderanza delle tecnologie digitali. Quanto agli aspetti sociosanitari, sono certa che una parte considerevole degli investimenti previsti dal Piano nazionale di azioni per la salute mentale, finanziato con un fondo apposito nella legge di Bilancio attualmente all'esame del Parlamento, sarà utilizzata per la salute mentale dei minori. Si tratta di risorse importanti, come ha ricordato il sottosegretario Gemmato, pari a 80 milioni di euro per l'anno 2026, 85 milioni di euro per l'anno 2027, 90 milioni di euro per l'anno 2028 e 30 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2029. Per non parlare dello straordinario incremento del Fondo sanitario nazionale. In più occasioni - ha concluso la deputata Brambilla - gli esperti auditi in commissione hanno sottolineato l'importanza di intervenire molto precocemente per scongiurare lo sviluppo di più gravi patologie in età adulta. Di qui la necessità di colmare innanzitutto le lacune e le carenze, riscontrate anche durante l'indagine, nella prevenzione e nella cura di queste patologie tra i giovanissimi».
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