mercoledì 10 maggio 2023
Insieme per celebrare il 50° anniversario dell'incontro tra papa san Paolo VI e Papa Shenouda III nel 1973. E il Papa rinuncia a tenere la catechesi: solo i saluti ai pellegrini presenti in piazza
L'abbraccio con il Patriarca copto ortodosso Tawadros II

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Un abbraccio ha segnato l'incontro, questa mattina in piazza San Pietro sotto la pioggia, tra papa Francesco e il patriarca della chiesa Copta d'Egitto, Tawadros II.

Breve scambio di saluti attraverso un traduttore. Quindi il Patriarca ha rivolto un lungo saluto in arabo al Papa, parlando al microfono e seduto al suo fianco. Francesco ha seguito attraverso la lettura di un testo scritto.
"Ricordo il suo affetto", ha sottolineato evocando il "tempo santo e pieno di amore fraterno con cui ci ha colmpati" anche nell'incontro di 10 anni fa.
"Sua Santità Tawadros II ha accettato il mio invito a venire a Roma per celebrare con me il cinquantesimo anniversario del memorabile Incontro tra Papa San Paolo VI e Papa Shenouda III nel 1973", ha risposto il Papa, "E' stato il primo incontro tra un Vescovo di Roma e un Patriarca della Chiesa Copta Ortodossa, culminato con la firma di una Dichiarazione Congiunta, proprio il 10 maggio. Caro amico e fratello, ti ringrazio per aver accettato il mio invito in questo duplice anniversario, come pure per il tuo impegno per l'amicizia tra la Chiesa copta ortodossa e la Chiesa cattolica".
Francesco, salutando il Patriarca copto-ortodosso Tawadros II ha ricordato i 21 copti che furono uccisi dall'Isis il 15 febbraio del 2015 su una spiaggia della Libia, dove si trovavano per lavoro. "I martiri della Chiesa copta sono nostri", ha sottolineato Papa Francesco.
Poi il Pontefice argentino ha ricordato i buoni rapporti con Papa Tawadros che venne a Roma per la prima volta nel 2013, poco dopo l'elezione di Francesco. "Ci sentiamo per telefono, rimaniamo buoni fratelli, non abbiamo litigato", ha proseguito Francesco, ricordando "la crescente amicizia tra la Chiesa copto-ortodossa e la Chiesa cattolica".
L'udienza generale è stata di fatto totalmente cambiata: il Pontefice non ha pronunciato la catechesi che aveva preparato, e l'ha di fatto sostituita con il suo indirizzo di saluto alla Chiesa copta ortodossa egiziana venuta a Roma per il cinquantesimo anniversario dell'incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca copto-ortodosso Shenuda.

Poi, salutando i pellegrini di lingua araba presenti in piazza, ha aggiunto "Cristo Signore ci ha chiamato e ci chiama ancora ad essere una sola chiesa. La nostra unità, come cristiani, è una risposta alla sua volontà e alla sua preghiera. Quando Gesù pregava, diceva: 'Padre Santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi'".

Di fatto si è poi proseguito direttamente con i saluti ai pellegrini di lingua inglese, francese, portoghese, spagnola. Senza dimenticare gli italiani in San Pietro con gli ombrelli.

"Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana" ha salutato Francesco. "In particolare, saluto i fedeli del Santuario Madonna delle Grazie in Monteodorisio e quelli del Santuario Santa Filomena in Mugnano del Cardinale. Saluto inoltre gli studenti e docenti della Scuola Nostra Signora di Lourdes di Roma e quelli dell’Istituto Miraglia di Lauria".
"Infine, come di consueto, mi rivolgo ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli: a ciascuno auguro di custodire in Cristo la speranza che illumina il senso della quotidiana esistenza. Tutti esorto a pregare la Vergine Maria, nel mese a lei dedicato. A Lei, consolatrice degli afflitti e Regina della pace, affido la martoriata Ucraina. A tutti voi la mia benedizione" ha concluso Francesco.

Con papa Francesco in piazza San Pietro per l'udienza generale c'è il Capo della Chiesa copto-ortodossa, Tawadros II, giunto dall'Egitto per celebrare il cinquantesimo anniversario del primo incontro tra un Pontefice e un Patriarca copto ortodosso. Si tratta dell'incontro nel 1973 tra il Patriarca - che ha anche titolo di Papa - Shenouda, il 10 maggio a Roma e papa Paolo VI. Altri due gli eventi che Tawadros II celebra con la sua presenza a Roma: il decimo anniversario della sua prima visita in Vaticano, qualche mese dopo l'elezione di Francesco e dello stesso Tawadros; viene poi celebrata la fine di 1500 anni di controversie cristologiche intorno al Concilio di Calcedonia.

Con papa Francesco in piazza San Pietro per l'udienza generale c'è il Capo della Chiesa copto-ortodossa, Tawadros II, giunto dall'Egitto per celebrare il cinquantesimo anniversario del primo incontro tra un Pontefice e un Patriarca copto ortodosso. Si tratta dell'incontro nel 1973 tra il Patriarca - che ha anche titolo di Papa - Shenouda, il 10 maggio a Roma e papa Paolo VI. Altri due gli eventi che Tawadros II celebra con la sua presenza a Roma: il decimo anniversario della sua prima visita in Vaticano, qualche mese dopo l'elezione di Francesco e dello stesso Tawadros; viene poi celebrata la fine di 1500 anni di controversie cristologiche intorno al Concilio di Calcedonia. - Reuters

Il 50° dello storico incontro tra san Paolo VI e Papa Shenouda III

Nei giorni 10 e 11 maggio, papa Francesco e Sua Santità Tawadros II, Papa d’Alessandria e Capo della Chiesa ortodossa copta, celebrano insieme il cinquantesimo anniversario dello storico incontro dei loro predecessori, papa san Paolo VI e papa Shenouda III, avvenuto nel maggio 1973.

Ecco perché il Patriarca Tawadros questa mattina ha preso parte all’udienza generale sotto la pioggia in piazza San Pietro. Giovedì 11 maggio avrà un incontro privato con Papa Francesco, con il quale avrà un momento di preghiera, e si recherà in seguito presso il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei cristiani. Il Patriarca incontrerà inoltre i fedeli della comunità copta residenti a Roma, per i quali celebrerà domenica 14 maggio una Liturgia eucaristica presso la basilica papale di San Giovanni in Laterano”.

IL VIDEO DELL'UDIENZA GENERALE



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