mercoledì 23 aprile 2025
Sono i numeri forniti finora dalla Sala Stampa. Molte ore di coda per sfilare davanti al feretro adagiato davanti all'altare della Confessione in San Pietro dopo la traslazione da Santa Marta
Ventimila fedeli per papa Francesco. Il saluto è continuato nella notte
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È continuato lungo tutta la notte ed è ripreso questa mattina l'omaggio a papa Francesco nella Basilica di San Pietro. Le lunghe file sono proseguite fino alle 5.30, poi la chiusura per un'ora e mezza. Alle 7, San Pietro è stata riaperta al polo di Bergoglio.

Dalle 11 di mercoledì, Francesco sta ricevendo l'omaggio dei tanti fedeli che aspettano sulla piazza. Quasi ventimila persone fino alle 19,43, come ha detto il portavoce vaticano Matteo Bruni. Una fila lunghissima che si è andata via allungando, fino a raggiungere attese di oltre tre ore per entrare in Basilica, al punto che l'orario di apertura è stato prolungato a oltranza oltre le 24,00 inizialmente previste (la fila a mezzanotte si estendeva lungo tutta via della Conciliazione). È l'estremo abbraccio, che si protrarrà fino a venerdì alle 19, a un Papa che l'abbraccio della gente ha cercato fino all'ultimo, come si è visto nel suo giro in papamobile, la Domenica di Pasqua. Domani San Pietro sarà aperta dalle 7,00 fino a mezzanotte nuovamente e venerdì dalle 7,00 alle 19,00. Un'ora dopo, alle 20,00 la bara sarà chiusa con un rito presieduto dal il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa. I funerali si terranno sabato 26 alle 10,00 in piazza San Pietro.

La cerimonia di traslazione della salma del Pontefice deceduto lunedì 21 aprile è iniziata alle 9,00 nella cappella di Casa Santa Marta dove era stata vegliata da lunedì sera dopo la constatazione della morte. Ma già dalle 7.30 di questa mattina c'è stato un forte afflusso di fedeli in piazza San Pietro. Il rito, presieduto dal cardinale Farrell, ha avuto un primo momento di preghiera nella cappella di Santa Marta e poi il trasferimento nella Basilica.

Davanti all’ingresso della Domus erano posizionati i penitenzieri (con la stola rossa e candela accesa in mano) e gli alabardieri della Guardia Svizzera, che camminano accanto alla bara aperta del Pontefice. Il gruppo dei fedeli laici era disposto in 4 file davanti al Palazzo San Carlo. Dopo la preghiera introduttiva e l’invito del diacono “Procedamus in pace”, è cominciata la processione dalla Cappella della Domus: i cardinali e i patriarchi, seguiti dal cardinale Camerlengo e il maestro delle Celebrazioni. I barellieri-sediari portano la bara di Francesco, seguiti dai segretari, dai familiari e dai membri dell'anticamera.

La processione, accompagnata dal mesto rintocco delle campane e dal canto dei salmi, ha percorso la Via della Sacrestia, passando per la Piazza dei Protomartiri Romani ed è uscita in Piazza San Pietro passando per l’Arco delle Campane. Qui ha continuato ad avanzare tra gli scroscianti applausi della folla presente in piazza San Pietro. Circa ventimila persone, secondo le stime della Gendarmeria vaticana. Dopo il settore San Pietro la processione si è diretta verso il centro della piazza ed è salita sul sagrato. Quindi è entrata nella Basilica di San Pietro dal portone centrale e percorrendo la navata centrale è giunta alla Confessione, mentre la Schola intonava le litanie dei santi. Il feretro di Francesco è stato adagiato davanti alla tomba di san Pietro, su una semplice pedana in legno, leggermente inclinata verso l'assemblea dei fedeli. È questa una delle novità semplificatorie del rito volute da papa Bergoglio, che ha abolito il cosiddetto cataletto, cioè la struttura in cui in passato veniva esposta la salma del Papa defunto.

Il corpo del Pontefice è rivestito con i paramenti rossi, ha sul capo la mitria bianca e ha tra le mani una coroncina del Rosario. È quindi iniziata la liturgia della Parola con la lettura di un passo del Vangelo di Giovanni (la preghiera sacerdotale di Gesù), le intenzioni di preghiera e di intercessione e il canto del Padre Nostro. In conclusione la Salve Regina.

In Basilica sono già presenti molti cardinali. Tra gli altri Pietro Parolin, segretario di Stato, Baldo Reina, vicario di Roma, Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio, Marcello Semeraro, Reinhard Marx, l'elemosiniere Konrad Krajewski, Angelo Becciu, Luis Antonio Tagle, Fernando Filoni, Gianfranco Ravasi, Christobal Lopez Romero, Claudio Gugerotti, Xavier Bustillo, Gualtiero Bassetti, Tarcisio Bertone, Camillo Ruini, Angelo Bagnasco, Raymond Burke e Walter Brandmuller. In tutto una ottantina i porporati che hanno presenziato al rito.

Nelle prime file la famiglia pontificia: i tre segretari: don Juan Cruz Villalon, don Manuel Pellizzon e don Fabio Salerno. Accanto a loro l'infermiere Massimiliano Strappetti, e gli aiutanti di camera Piergiorgio Zanetti e Daniele Cherubini.

Davanti al feretro, al termine del rito, si è fermata in silenziosa preghiera anche suor Genevieve Jeanningros, amica del Papa, la religiosa piccola sorella di Gesù, che si prende cura della comunità dei giostrai e circensi del Luna Park di Ostia Lido, dove Francesco si recò in visita il 31 luglio 2024.

La congregazione dei cardinali e i novendiali

Intanto nel pomeriggio di oggi, 23 aprile, si è tenuta la seconda congregazione generale dei cardinali già presenti a Roma. Erano 103 i cardinali presenti. La riunione, ha spiegato Bruni, è durata un'ora e mezza e la prossima sarà domani mattina alle nove. Rispondendo a una domanda sulla presenza del cardinale Becciu, il portavoce ha detto che «tutti i cardinali sono stati invitati». Ma sul suo ingresso in conclave «si vedrà poi». A Santa Maria Maggiore, da stasera e fino a venerdì si pregherà il Rosario per il Papa Stasera e domani sul sagrato. Dopodomani il rosario si terrà all'interno della Basilica.

Ed è stato deciso anche il calendario dei novendiali. Secondo un'antica consuetudine, per nove giorni consecutivi si svolgono particolari celebrazioni dell'Eucaristia in suffragio del Romano Pontefice defunto, a partire dalla Messa esequiale. Tali celebrazioni sono aperte a tutti. Esse, tuttavia, prevedono, ogni giorno, la partecipazione di un gruppo diverso, tenuto conto dei suoi legami con il Romano Pontefice. Un varietà di assemblee che mostra come l'ambito del ministero del Papa sia l'universalità della Chiesa di Roma.

Il primo novendiale sarà dunque la messa esequiale di sabato. Domenica 27, ore 10.30, sul sagrato della Basilica Vaticana i dipendenti e i fedeli della Città del Vaticano. La concelebrazione sarà presieduta dal cardinale Pietro Parolin. Lunedì 28 aprile, ore 17.00, nella Basilica Vaticana (orario e luogo che resteranno invariati nei giorni seguenti) la Chiesa di Roma, celebrante Baldo Reina. Il 29 aprile i Capitoli delle Basiliche Papali (Mauro Gambetti). Il 30 aprile la Cappella Papale (Leonardo Sandri). Il 1° maggio la Curia Romana (Kevin Joseph Farrell). Il 2 maggio le Chiese Orientali (Claudio Gugerotti). Il 3 maggio i religiosi e le religiose (Ángel Fernández Artime). E infine il 4 maggio la Cappella Papale (Dominique Mamberti).

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