giovedì 26 marzo 2020
Francesco ha celebrato la Messa e ricevuto quattro persone in udienze separate. decine di tamponi effettuati tra il personale della Segreteria di Stato e gli ospiti della residenza del Pontefice
Papa Francesco durante la Messa alla Residenza Casa Santa Marta

Papa Francesco durante la Messa alla Residenza Casa Santa Marta - Vatican Media

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Dopo la notizia, non confermata dalle fonti ufficiali, del contagio da coronavirus di un monsignore italiano della segreteria di Stato che risiede a Casa Santa Marta, per tutta la mattinata di oggi, giovedì 26 marzo, si sono rincorse voci anche di un controllo con tampone effettuato su Papa Francesco. Ciò che risulta con certezza, come viene riportato anche dal bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, è che l'attività del Pontefice non ha subito alcun cambio di programma. Alle 7,00 Francesco ha celebrato la Messa a Santa Marta, dedicando il suo pensiero agli anziani soli, ai lavoratori precari e a quanti svolgono una funzione sociale e possono essere colpiti dal coronavirus.
In seguito il Papa ha ricevuto in separate udienze quattro persone: l'arcivescovo Giacomo Morandi, segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede; il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; l'ambasciatore dell'Uruguay, Mario Juan Bosco Cayota Zappettini, in visita di congedo; e Marco Impagliazzo, Presidente della
Comunità di Sant’Egidio.
Naturamente continuano le rigorose misure di protezione per la persona del Papa e di tutti coloro che vivono e lavorano in Vaticano. Molte decine di tamponi sono state effettuate infatti fra la serata di mercoledì e la mattinata di giovedì, tra il personale e i residenti a Santa Marta, e coloro che lavorano in Segreteria di Stato.

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