lunedì 27 gennaio 2020
Francesco ha ricordato il 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, simbolo della Shoah. "Non è ammissibile l'indifferenza ed è doverosa la memoria"
Nel 2016 papa Francesco fece visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau

Nel 2016 papa Francesco fece visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau - Ansa

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Il 27 gennaio "ricorre il 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Davanti a questa immane tragedia, a questa atrocità, non è ammissibile l'indifferenza ed è doverosa la memoria" ha affermato il Papa: "Siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più!".
Con queste parole al termine della preghiera mariana dell’Angelus Francesco ha ricordato il 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, simbolo della Shoah.

Il testo integrale dell'Angelus

Malati di lebbra

Il Papa ha anche ricordato la “Giornata mondiale dei malati di lebbra”. “Siamo vicini – ha detto Francesco - a tutte le persone affette dal morbo di Hansen e a quanti in diversi modi si prendono cura di loro”. Quest’anno la Giornata, giunta alla 67esima edizione, è incentrata sul tema "Mai più ingiustizie, discriminazioni, lebbre nel mondo”.

Vicinanza alle persone malate a causa del virus che si è diffuso in Cina

Papa Francesco ha anche espresso la propria vicinanza" alle persone malate a causa del virus che si è diffuso in Cina". "Il Signore - ha affermato il Pontefice - accolga i defunti nella sua pace, conforti le famiglie e sostenga il grande impegno della comunità cinese già messo in atto per combattere l’epidemia".


Il saluto ai ragazzi dell'Azione Cattolica

Francesco ha salutato infine i ragazzi e le ragazze dell’Azione Cattolica, delle parrocchie e delle scuole cattoliche della Diocesi di Roma venuti numerosi al termine della “Carovana della Pace”. Due bambini hanno letto un messaggio e poi sono stati lanciati dei palloncini bianchi e gialli. “Siamo qui - si ricorda nel messaggio - per gridare la voglia di pace alla nostra città e al mondo intero”. "Siamo venuti a trovarti in questa prima “Domenica Della Parola Di Dio”, che hai voluto affinché tutti possiamo concentrarci sul grande valore che la Parola di Dio occupa nella nostra esistenza quotidiana. Da quest’anno in poi, per noi, sarà un appuntamento che attenderemo con gioia!”.

Il video dell'Angelus di domenica 26 gennaio

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