lunedì 11 marzo 2019
Francesco all'Angelus in piazza San Pietro ha ricordato che la vita interiore, la fede in Dio e la certezza del suo amore sono i rimedi contro le tentazioni
Il Papa: con il diavolo non si dialoga, si risponde con la Parola di Dio
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"Col diavolo non si dialoga, non si deve dialogare ma solo gli si risponde con la Parola di Dio". Le tentazioni rappresentano "l'illusione di poter ottenere il successo e la felicità". Sono le parole di papa Francesco nell'Angelus a piazza San Pietro, commentando il Vangelo sulle tentazioni cui viene sottoposto Gesù nel deserto.

"Le tre tentazioni indicano tre strade che il mondo sempre propone promettendo grandi successi: l'avidità di possesso, la gloria umana, la strumentalizzazione di Dio", spiega papa Francesco. "Sono queste le strade che ci vengono messe davanti, con l'illusione di poter così ottenere il successo e la felicità - ha sottolineato -. Ma, in realtà, esse sono del tutto estranee al modo di agire di Dio; anzi, di fatto ci separano da Lui, perché sono opera di Satana".
Parlando dell'avidità di possesso, il Papa ha spiegato che "è sempre questa la logica insidiosa del diavolo. Egli parte dal naturale e legittimo bisogno di nutrirsi, di vivere, di realizzarsi, di essere felici, per spingerci a credere che tutto ciò è possibile senza Dio, anzi, persino contro di Lui".

Sulla seconda tentazione, la gloria umana, sottolinea il rischio di "perdere ogni dignità personale", lasciandosi "corrompere dagli idoli del denaro, del successo e del potere, pur di raggiungere la propria autoaffermazione". "Si gusta l'ebbrezza di una gioia vuota - dice - che ben presto svanisce". Sulla strumentalizzazione di Dio, Francesco ha spiegato si tratta della tentazione "di voler 'tirare Dio dalla nostra parte", chiedendogli grazie che in realtà servono a soddisfare il nostro orgoglio".

Il Papa ha concluso poi sottolineando come "Gesù nel rispondere al tentatore non entra in dialogo ma risponde alle tre sfide soltanto con la parola di Dio". "Questo ci insegna che con il diavolo non si dialoga - conclude -, non si deve dialogare, solo gli si risponde con la parola di Dio".

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