
Gli operai al lavoro nella Cappella Sistina in vista del Conclave - Vatican Media
Si intensificano i preparativi in vista del Conclave che prenderà il via alle 16,30 del 7 maggio. I cardinali lunedì terranno due Congregazioni generali, una al mattina e una pomeriggio. Mentre nella Cappella Sistina e a Casa Santa Marta lavorano a tempo pieno 60 operai e una decina di tecnici per l'allestimento di tutto ciò che serve per lo svolgimento delle votazioni e per l'alloggio dei cardinali elettori e del personale di servizio (anche questi ultimi dormiranno in Vaticano e non potranno avere contatti con le loro famiglie, durante tutta la durata della procedura che porterà all'elezione del nuovo Papa).
Il punto della situazione è stato fatto dal portavoce vaticano Matteo Bruni. Per la logistica invece Silvio Screpanti, vicedirettore del Settore Infrastrutture e Servizi del Governatorato, una delle personalità più coinvolte negli aspetti tecnici relativi al Conclave, ha rilasciato un'intervista a www.vaticanstate.va.
La logistica del Conclave
«La Direzione - ha detto - sta impegnando attualmente oltre 40 maestranze interne fra falegnami, fabbri, pontaioli, allestitori, florieri, personale delle pulizie, oltre a circa 20 operai di supporto, messi a disposizione da ditte esterne. Oltre una decina di tecnici sono impegnati nella progettazione, nella supervisione dei lavori e nel coordinamento della sicurezza dei lavoratori, mentre il personale amministrativo contabilizza i costi e gestisce le commesse di acquisto».
«Durante l'evento - ha spiegato Screpanti - saranno presenti in Conclave 5 fra elettricisti ed ascensoristi, 5 termo-idraulici e 2 florieri, che presteranno giuramento e saranno in servizio a tempo pieno, pernottando in Vaticano, senza poter avere contatti con le proprie famiglie. Sono stati selezionati sia colleghi più esperti, che hanno partecipato ai precedenti Conclavi e conoscono le procedure e le necessità, sia colleghi più giovani ai quali passeranno il testimone per il futuro». «Le attività - ha aggiunto - prevedono lo sgombero, la revisione pittorica ed impiantistica e la pulizia straordinaria degli alloggi assegnati ai Cardinali elettori ed al personale di supporto presso la Domus Sanctae Marthae, l'Ex Ospizio Santa Marta ed il Collegio Etiopico, per un totale di circa 200 stanze. In ciascun edificio si realizzano poi le compartimentazioni che garantiranno l'isolamento dei partecipanti, mediante tramezzature, porte provvisorie e chiusura temporanea di alcune finestre per eliminare gli introspetti. La direzione provvede infine all'allestimento di tutto il mobilio mancante. Si tratta delle dotazioni minime necessarie a soddisfare le necessità degli occupanti (letto, comodino, armadio)». I lavori per la sistemazione di Santa Marta, dove alloggeranno i cardinali durante il conclave, dovrebbero concludersi il 5 maggio, ha aggiunto Matteo Bruni. Mentre i cardinali arriveranno a Santa Marta dalla sera di martedì 6 maggio alla mattina di mercoledì 7 maggio, prima dell'inizio della messa "Pro eligendo Pontifice". Due cardinali elettori non sono ancora arrivati a Roma. Ma Bruni non ne ha fornito i nomi.
Per quanto riguarda in particolare la Sistina, Screpanti ha ricordato che «nell'arco di una sola settimana, si bonificano tutti gli impianti tecnologici e si realizza un pavimento flottante per regolarizzare le quote della Cappella e consentire l'allestimento degli arredi previsti dal cerimoniale. Si procede quindi all'allestimento dei tavoli per i Cardinali elettori e per il personale di supporto. Sia il pavimento sia i tavoli sono rivestiti dai tappezzieri della Floreria. Nel corso dell'allestimento si fornisce supporto per tutti i passaggi impiantistici per i microfoni e le telecamere di Vatican Media». La stufa, poi, «è allestita nella posizione prevista dal protocollo e la canna fumaria viene collegata all'esterno con il supporto di un traliccio in tubo e giunto. Il personale della Direzione provvede inoltre, come da tradizione, all'oscuramento di tutti i vetri del Palazzo Apostolico nelle aree destinate al Conclave». Particolarmente importante è anche «nel giorno che precede l'avvio del Conclave (quindi martedì 6 maggio, ndr), l'apposizione dei quasi 80 sigilli di piombo su tutti gli accessi al perimetro del Conclave».
I temi del confronto tra i cardinali
Alla nona Congregazione generale, quella odierna erano presenti 177 cardinali, di cui 127 elettori. In apertura, sono stati sorteggiati i cardinali della Commissione che assiste il camerlengo nelle congregazioni particolari per il disbrigo degli affari ordinari: si tratta del Cardinale Robert Francis Prevost, e del Cardinale Marcello Semeraro, mentre resta confermato il Cardinale Reinhard Marx in quanto coordinatore del Consiglio per l’Economia. Gli interventi, come riferito da Bruni, sono stati 26.
«Si è riflettuto sul duplice compito della Chiesa - afferma una nota diffusa ai giornalisti -: vivere e testimoniare la comunione al proprio interno, e promuovere la fraternità nel mondo. È stato ricordato con gratitudine il magistero di Papa Francesco e i processi avviati sotto il suo pontificato, sottolineando la responsabilità di proseguirli e custodirli. Tra i temi emersi - prosegue la dichiarazione -, la collaborazione e la solidarietà tra le Chiese locali, il ruolo della Curia in relazione al Papa, il servizio della Chiesa e del Pontefice alla causa della pace, e il valore dell’educazione come strumento di trasformazione e speranza. Non sono mancati riferimenti al Giubileo e al desiderio che il prossimo Papa abbia uno spirito profetico, capace di guidare una Chiesa che non si richiuda su sé stessa, ma sappia uscire e portare luce a un mondo segnato da disperazione».
Infine, «sono stati ripresi anche alcuni temi già affrontati nei giorni precedenti, come la sinodalità e la collegialità, e si è posto lo sguardo sul mondo e sull’attenzione che questo rivolge alla Chiesa. È emersa la consapevolezza del rischio che la Chiesa diventi autoreferenziale e perda la sua rilevanza se non vive nel mondo e con il mondo. Importanti anche i richiami al dialogo ecumenico e alla missione».