venerdì 25 aprile 2025
Il rito si è svolto in forma privata nella Basilica Vaticana, chiusa ai fedeli dopo i tre giorni che hanno visto arrivare in San Pietro 250.000 persone. Alla celebrazione anche alcuni familiari
Roma, Basilica di San Pietro: il maestro delle Celebrazioni pontificie pone un velo di seta bianca sul volto di papa Bergoglio

Roma, Basilica di San Pietro: il maestro delle Celebrazioni pontificie pone un velo di seta bianca sul volto di papa Bergoglio - foto Vatican Media

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Nella Basilica di San Pietro chiusa ai fedeli alle 19 di stasera – ben 250mila le persone che in tre giorni hanno reso omaggio a papa Francesco – si è svolto il rito della chiusura della bara del Pontefice. Avvenuto in forma privata, il rito – documentato dalle immagini diffuse in tarda serata dalla Sala Stampa vaticana – si è svolto a partire dalle 20 presso l’Altare della Confessione.

Roma, Basilica di San Pietro: ai piedi del Pontefice defunto, le sue vecchie scarpe, logorate dall'uso, impiegate negli ultimi anni nelle uscite pubbliche

Roma, Basilica di San Pietro: ai piedi del Pontefice defunto, le sue vecchie scarpe, logorate dall'uso, impiegate negli ultimi anni nelle uscite pubbliche - Ansa

Durante la celebrazione, presieduta dal cardinale camerlengo Kevin Farrell, il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, l’arcivescovo Diego Ravelli, ha dato lettura del rogito – l’atto con il quale si ricordano la vita e le opere principali del defunto Pontefice –, che è stato deposto nella bara al termine del rito. «Francesco ha lasciato a tutti una testimonianza mirabile di umanità, di vita santa e di paternità universale», sono le parole con cui si conclude il testo del Rogito per il Pio Transito”. E sono una testimonianza della sua umiltà, un segno eloquente del suo stile evangelico, le scarpe con cui sarà sepolto: un vecchio paio di scarpe nere, semplici, consumate, indossate per anni dal Pontefice nelle sue apparizioni pubbliche.

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«Fratelli e sorelle carissimi – aveva detto il celebrante, aprendo il rito – siamo qui riuniti per compiere alcuni atti di umana pietà, prima della Messa esequiale del nostro papa Francesco. Leggeremo il rogito che ricorda la sua vita e le sue opere più importanti, per le quali rendiamo grazie a Dio Padre. Copriremo il suo volto con venerazione, nella viva speranza che egli possa contemplare il volto del Padre, insieme con la Beata Vergine Maria e tutti i Santi».

Roma, Basilica di San Pietro: il cardinale camerlengo asperge con l'acqua benedetta il corpo di papa Francesco

Roma, Basilica di San Pietro: il cardinale camerlengo asperge con l'acqua benedetta il corpo di papa Francesco - foto Vatican Media

Alla celebrazione anche alcuni familiari di papa Francesco

Hanno partecipato al rito anche alcuni familiari del Papa defunto, fa sapere una nota della Sala Stampa della Santa Sede. «La celebrazione, svoltasi secondo le prescrizioni dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, si è conclusa alle 21. Durante la notte il Capitolo di San Pietro assicurerà una presenza di preghiera e di veglia al corpo del Pontefice, fino ai preparativi della Santa Messa domattina»: il funerale che alle 10 il cardinale decano, Giovanni Battista Re, presiederà in piazza San Pietro.

Il rito, come detto, è stato presieduto dal cardinale Farrell, lo stesso che ha guidato il corteo durante la traslazione della salma di papa Francesco dalla cappella di Casa Santa Marta alla Basilica Vaticana. Oltre a lui e al maestro delle Celebrazioni liturgiche, l’arcivescovo Ravelli, vi hanno preso parte i cardinali Giovanni Battista Re, decano del Sacro Collegio, Roger Michael Mahony, cardinale presbitero, Dominique Mamberti, protodiacono, Mauro Gambetti, arciprete della Basilica Vaticana, Pietro Parolin, già segretario di Stato, Baldo Reina, vicario per la Diocesi di Roma, Konrad Krajewski, elemosiniere; i monsignori Edgar Peña Parra, sostituto, Ilson de Jesus Montanari, vice camerlengo, Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia; i canonici del Capitolo vaticano, i penitenzieri minori vaticani, i segretari del Papa e altre persone ammesse dal maestro delle Celebrazioni liturgiche.

Roma, Basilica di San Pietro: il maestro delle Celebrazioni pontificie pone un velo di seta bianca sul volto del Pontefice

Roma, Basilica di San Pietro: il maestro delle Celebrazioni pontificie pone un velo di seta bianca sul volto del Pontefice - foto Vatican Media

La lettura del rogito, il velo sul volto, le monete: i gesti del rito

Dopo la preghiera iniziale il maestro delle Celebrazioni liturgiche ha dato lettura del “rogito”. Il documento è stato sottoscritto da alcuni dei presenti, mentre viene cantato il Cantico di Zaccaria. Alla fine, Ravelli ha posto sul volto del Pontefice un velo di seta bianca, mentre il cardinale camerlengo ha asperso il corpo con l’acqua benedetta. Quindi, sempre Ravelli ha collocato nella bara una borsa contenente le monete e le medaglie coniate durante il pontificato di Francesco e il tubo che contiene il rogito, dopo aver apposto il sigillo dell’Ufficio delle Celebrazioni liturgiche.

A questo punto la bara è stata chiusa: prima il coperchio della cassa di zinco sul quale si trovano la croce, lo stemma del Papa defunto e la targa recante il nome del Pontefice, la durata della sua vita e del suo ministero petrino. «La bara di zinco viene saldata – si legge nel libretto del rito – e vengono impressi i sigilli del camerlengo di Santa Romana Chiesa, della Prefettura della Casa Pontificia, dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice e del Capitolo Vaticano. Viene chiusa anche la bara di legno. Sul coperchio si trovano la croce e lo stemma del Pontefice defunto».

Hanno chiuso il rito il canto delle Antifone e la recita dei Salmi. Con il “Regina Caeli”, al termine di tutto, a rinnovare il lieto annuncio, sorgente di ogni autentica speranza: “Cristo è risorto, alleluia!”.

Roma, Basilica di San Pietro: la chiusura della bara di papa Francesco

Roma, Basilica di San Pietro: la chiusura della bara di papa Francesco - foto Vatican Media



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