lunedì 10 febbraio 2025
Creato alla Casa Bianca l'Ufficio per la fede guidato dalla telepredicatrice evangelica Paula White. Fa discutere la foto pubblicata, con The Donald al centro, tra predicatori e podcaster
Il presidente Trump mentre viene cantato l'inno nazionale prima dell'inizio del Super Bowl a New Orleans

Il presidente Trump mentre viene cantato l'inno nazionale prima dell'inizio del Super Bowl a New Orleans - Reuters

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Il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin si sono parlati al telefono per negoziare la fine della guerra in Ucraina. A rivelarlo è stato lo stesso Trump in un'intervista al New York Post, scherzando su quante volte si sono sentiti: «È meglio che non lo dica». È la prima conferma ufficiale di colloqui diretti fra i due leader, che molti sospettavano ma nessuno finora aveva certificato. Putin «vuole che si smetta di morire», ha detto il capo della Casa Bianca. Mosca non ha confermato né smentito il contatto: ci sono «comunicazioni condotte attraverso diversi canali, e sullo sfondo della molteplicità di queste comunicazioni io personalmente potrei non essere a conoscenza di qualcosa», si è limitato a commentare il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Un «piano preciso» per finire la guerra in Ucraina

Senza specificare se il leader russo abbia presentato qualche impegno concreto per mettere fine ai quasi tre anni di guerra, iniziata da lui stesso con l'ordine di invadere l'Ucraina il 24 febbraio 2022, Trump ha detto al New York Post di avere un piano preciso su come far finire il conflitto, ma non ha detto quale. Il suo inviato per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, si è detto fiducioso sulla possibilità che una soluzione venga trovata nei primi 100 giorni della nuova amministrazione. Questa settimana il vicepresidente JD Vance, nel suo primo viaggio oltreoceano, incontrerà a Monaco il presidente ucraino Vladimir Zelensky nell'ambito della conferenza sulla sicurezza in calendario dal 14 al 16 febbraio.

In occasione del 59° Super Bowl (la finale del campionato Nfl di football americano), che si è tenuto al Caesars Superdome di New Orleans, il presidente ha parlato a ruota libera con i giornalisti, sia nel pre-game sia sull'Air Force One che lo ha portato in Louisiana. Per la prima volta un presidente ha assistito dal vivo all'evento sportivo più importante per gli americani.

Il Canada 51° stato americano, ma «non ci sono piani per invadere»

Alla televisione Fox ha detto che il Canada farà molto meglio come 51° stato degli Usa: «Perdiamo 200 miliardi in sussidi al Canada». «Non credo - ha detto intervistato dalla Nbc - che ci siano piani per invadere il Canada, se è di questo che sta parlando». Sarebbe «fantastico», ha poi spiegato, se il Canada si unisse «senza quella linea artificiale», ovvero il confine. Ha anche accusato Ottawa di «non spendere abbastanza per la difesa» perché «ritengono che saremo noi a prenderci cura di loro».

Presto l'annuncio sui dazi al 25% e su quelli reciproci

Ai giornalisti a bordo dell'aereo presidenziale ha inoltre ribadito che oggi annuncerà dazi del 25% sulle importazioni dell'acciaio e dell'alluminio. «Nessuno - ha precisato - può avere il controllo dell'acciaio americano». Martedì o mercoledì, ha ricordato, arriverà invece l'annuncio sui dazi reciproci per quei Paesi che tassano le importazioni dagli Usa: entreranno in vigore quasi subito, ha aggiunto.

«Comprare e possedere Gaza». E vara l'Ufficio della fede

«Sono impegnato a comprare e possedere Gaza - ha detto Trump ai giornalisti al seguito -. Per quanto riguarda la nostra ricostruzione, potremmo dare ad altri Stati del Medio Oriente la possibilità di costruirne alcune parti, altri potrebbero farlo, sotto i nostri auspici. Ma noi ci impegniamo a possederla, a prenderla e ad assicurarci che Hamas non torni indietro».

Ieri è stata diffusa anche la foto della cerimonia di creazione dell'Ufficio per la fede alla Casa Bianca: a guidarlo sarà la telepredicatrice evangelica Paula White. Un ordine esecutivo anche per «sradicare i pregiudizi anticristiani». L'ìmmagine postata dal tycoon, con The Donald al centro, tra pastori, predicatori e podcaster in posa meditativa, fa discutere.

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