Fornaroli: «Non ho ancora realizzato di aver vinto un titolo di Formula 2»

Il giovane pilota italiano, rivelazione della stagione si racconta. Ha già firmato come terza guida in F1 per la McLaren
December 27, 2025
Fornaroli: «Non ho ancora realizzato di aver vinto un titolo di Formula 2»
Leonardo Fornaroli / Alamy
Il regalo di compleanno più bello lo ha ricevuto in anticipo, quando dopo aver vinto il titolo mondiale di F2 al primo anno di partecipazione, Leonardo Fornaroli, nato a Piacenza il 3 dicembre 2004, ha firmato il contratto come terzo pilota della McLaren F1 campione del mondo. Il giovane di Piacenza è uno dei pochi capaci di vincere un titolo mondiale al primo anno nella categoria. Nel 2024 lo aveva fatto vincendo all’ultima curva dell’ultima gara a Monza il titolo mondiale di F3. Sembrava un caso fortuito, visto che per tutto l’anno Fornaroli non aveva particolarmente impressionato. Poi l’arrivo in F2 e l’esplosione col titolo conquistato in Qatar alla penultima prova. Il ragazzo non colpisce per qualche motivo, è chiamato Mr Costanza perché sempre equilibrato. Qualcuno lo ha paragonato ad Alain Prost, il quattro volte campione del mondo di F1, perché poco incline allo spettacolo, molto concreto, poco appariscente. Ma come dimostrano i due titoli, funzionale ed efficace: «Direi che mi rappresenta questa etichetta. Penso molto durante le mie gare e cerco di sfruttare ogni opportunità che possa andare a mio favore. È quello che cerco di fare e che ho fatto anche in Qatar: è una cosa bella. Riguarda la costanza e il cercare sempre di portare la macchina al traguardo marcando punti importanti. È fondamentale, soprattutto con il livello che c’è nei campionati minori».
Gli inizi di Fornaroli nascono sui kart, ma dopo aver provato prima altri sport: «Nessuno mi appassionava. Ho giocato a basket, ma non mi piaceva, calcio meglio lasciar perdere, ho provato l’equitazione ma i motori erano davvero il mio pane. Mio papà correva, quindi andavo alle sue gare, e da lì ho iniziato ad appassionarmi un po’. Un giorno mi portò a provare i kart per la prima volta, quelli semplici, elettrici, niente di eccezionale. Dal primo giro me ne sono innamorato e ho capito che avrei voluto fare quello nella vita». Era il 2014, età 10 anni, e fino al 2019 la storia è stata quella prima del passaggio alla F4, dove resta due stagioni (2020–2021), per poi approdare in Trident, il team di Maurizio Salvadori, manager di cantanti, famoso nel mondo della musica, ma anche ex pilota: col suo team nel 2024 ha vinto il mondiale F3. Dopo Abu Dhabi, per Fornaroli comincia una nuova avventura con la McLaren, la squadra campione del mondo: «Dobbiamo ancora definire al meglio il mio ruolo. Stiamo sistemando gli ultimi dettagli, ma il mio focus resta la F1». Arriverà a Woking, lavorerà allo sviluppo e ai test, ma non avrà un sedile il prossimo anno. McLaren, però, offre diverse alternative: è presente in IndyCar e presto sarà anche nel WEC con la Hypercar. «McLaren offre un ottimo programma sportivo. Stiamo definendo gli ultimi dettagli del mio futuro, che spero di poter annunciare presto, ma il mio obiettivo è e resta la F1». Una beffa al pensiero che lo sconfitto della F2, Arvid Lindblad, sarà invece pilota ufficiale con Racing Bulls al fianco di Liam Lawson… In Qatar, invece, ha concluso la corsa al secondo posto, ma il week-end era partito col piede sbagliato. «Veramente non ho mai pensato al titolo iridato, ero troppo concentrato su quello che stavo facendo, specie dopo una partenza dalla pole non proprio azzeccata». Più che la gara si dovrebbe però pensare al mondiale vinto, definendo il momento bello e quello brutto della stagione. «Belli e brutti si sono alternati in successione, quindi al momento non riesco a vedere un preciso istante che abbia fatto la differenza. Anzi ad essere sincero non ho ancora realizzato di aver vinto il titolo, mi sembra una cosa incredibile, devo ancora metabolizzarla».
A Piacenza, poi, c’è un team campione del mondo WEC: «Amato Ferrari è un amico e mi ha sempre supportato, con messaggi e consigli. Quando ha vinto il titolo in Bahrain con la Ferrari nel WEC mi ha mandato un messaggio e mi ha detto: adesso tocca a te. Ci sono riuscito, si vede che fra Bahrain e Qatar la regione porta bene a noi di Piacenza…». Prima di pensare a ciò che lo attende a Woking – dove lavorerà al simulatore, allo sviluppo e ai test a supporto del team di F1 – Fornaroli vuole però godersi l’emozione di essere diventato campione di Formula 2. «Sono al settimo cielo: uno dei miei sogni più grandi si è avverato. Sono davvero felice ripensando alla stagione che abbiamo fatto. Ci sono anche alcune cose che avrei potuto fare meglio, ma ero bloccato in una parte del gioco. Comunque, siamo sempre riusciti a gestire tutto bene, quindi sono molto felice. Poi penserò al futuro e al lavoro con McLaren. Se penso al lavoro fatto negli ultimi anni, sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto».

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