sabato 20 luglio 2019
Sequestro nello stretto di Hormuz in un momento di altissima tensione nei rapporti tra la Repubblica islamica e gli Stati Uniti
La Stena Impero (Foto Ansa)

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Aumenta la tensione nel Golfo, con Iran che lancia una nuova provocazione: i Guardiani della Rivoluzione iraniana hanno annunciato di aver "sequestrato" una petroliera britannica con 23 persone a bordo nello Stretto di Hormuz, la Stena Impero. In un comunicato su Sepahnews, il sito internet dei pasdaran, si aggiunge che la petroliera "non ha rispettato il codice internazionale" e il sequestro è stato eseguito "su richiesta dell'autorità portuale e marittima della provincia di Hormozgan". La petroliera avrebbe spento il suo localizzatore e navigato passando per l'uscita piuttosto che per l'entrata dello Stretto ignorando gli avvertimenti.

Un'ora più tardi era stato segnalato un secondo sequestro, quello della petroliera battente bandiera liberiana, la Mv Masdar, di proprietà della Norbulk Shipping, compagnia con sede a Glasgow, come la Stena Impero diretta in Arabia Saudita dove Riad ha annunciato che saranno schierati centinaia di soldati Usa. Nel caso della Mesdar l'allarme è presto rientrato: sarebbe
stata fermata solo per un controllo e ha ripreso la navigazione, ma cambiando rotta. "Tutto l'equipaggio sta bene ed è al sicuro", ha
fatto sapere la Norbulk . A bordo della Stena Impero, ancora nelle mani dei Pasdaran, non risultano cittadini britannici ma indiani, russi, lettoni e filippini.

Il governo britannico ha annunciando pensanti ritorsioni ed invitato le navi ad evitare lo Stretto di Hormuz. "Rimaniamo profondamente preoccupati per l'inaccettabile azione che rappresenta una chiara sfida alla libertà di navigazione. Abbiamo suggerito a tutte le navi di rimanere lontane dalla zona per un periodo di tempo ad interim", ha segnalato il Foreign Office nella
notte. "Come ha detto il ministro degli Esteri, la nostra risposta sarà considerevole e forte e ci saranno serie conseguenze se la
situazione non si risolve. Rimaniamo in contatto con i nostri partner e ci saranno ulteriori riunioni nel fine settimana", si legge nel
comunicato del ministero degli Esteri.

Il presidente americano Donald Trump che ha parlato di Iran al telefono con l'omologo francese Emmanuel Macron e ha avvertito Teheran di non fare "nulla di stupido", altrimenti "pagherà un prezzo che nessun altro ha mai pagato". "Noi (americani) abbiamo molte navi, navi da guerra, ma non molte petroliere" nello Stretto di Hormuz e nella regione del Golfo, ha detto Trump.


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