venerdì 22 marzo 2024
Uomini armati hanno colpito un villaggio nello Stato nord-occidentale del Niger: hanno incendiato case e negozi prima di fuggire. Alcuni giovani sono stati legati e portato via dai rapitori
Le proteste dei parenti degli scolari di Kaduna rapiti due settimane fa da un commando per ottenere il riscatto

Le proteste dei parenti degli scolari di Kaduna rapiti due settimane fa da un commando per ottenere il riscatto - Ansa

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Ancora sangue, ancora un'altra strage, ancora in un remoto villaggio della Nigeria del nord che vive tra il terrore dei jihadisti e la fame. Uomini armati hanno ucciso almeno 21 persone nello Stato nord-occidentale del Niger in un raid in un mercato affollato, hanno riferito i residenti e un leader locale. E' solo l'ultimo episodio di violenza da parte di bande armate e l'attacco segue il rapimento di massa di oltre un centinaio di scolari avvenuto due settimane fa e diversi rapimenti sempre nello Stato settentrionale di Kaduna: per ogni ragazzo i rapitori (criminali organizzati in gruppi che un tempo servivano tra le truppe di Boko Haram) hanno chiesto l'equivalente di duemila dollari

Alhaji Isah Bawale, un leader tradizionale della comunità rurale di Madaka, nel Niger, ha riferito che uomini armati sono entrati nel mercato giovedì e hanno aperto il fuoco a caso, uccidendo diverse persone. "Non hanno risparmiato nessuno, hanno ucciso e rapito persone", ha detto Bawale quantificando in 21 vittime il primo bilancio. Alle sue parole si sono aggiunte quelle di un altro testimone, Abdulganiyu Aliyu: "Loro (gli uomini armati) non si sono fermati qui, hanno continuato dando fuoco a negozi, veicoli e alla clinica all'interno dell'area del mercato", ha riferito Aliyu al telefono. Alcuni giovani sono stati legato e portato via dai rapitori.

I rapimenti da parte di bande criminali prive di affiliazione ideologica e che richiedono riscatti sono diventati un evento quasi quotidiano, soprattutto nel nord della Nigeria, dilaniando famiglie e comunità che devono mettere insieme i risparmi per pagare i riscatti, spesso costringendole a vendere terra, bestiame e grano per garantire i propri diritti. liberazione dei propri cari.


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