martedì 16 giugno 2015
​Nei primi 15 giorni di giugno, soprattutto donne e bambine: tra loro abitanti in fuga dai villaggi siriani, ma anche iracheni di Mosul e Falluja. Le forze curde respingono l'Is e riconquistano la città di frontiera di Tal Abyad.
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​Sono circa 23mila le persone fuggite dalla Siria ed entrate in Turchia tra il 3 e il 15 giugno. Lo rende noto il portavoce dell'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati, William Spindler. "I nuovi scontri nel nord della Siria hanno visto 23.135 rifugiati fuggire nella provincia di Sanliurfa in Turchia", ha detto Spindler, precisando che "circa il 70 per cento erano donne e bambini".
"La maggior parte dei nuovi arrivi sono siriani in fuga dai combattimenti condotti dalle forze militari rivali dentro e attorno la città di confine di Tal Abyad", ha detto. "Ma tra loro ci sono anche 2.183 iracheni provenienti dalle città di Mosul, Ramadi e Falluja, ha aggiunto, affermando che "lo staff dell'Unhcr ha riferito la maggior parte dei rifugiati è esausta e stanca e arriva con pochissimi beni. Alcuni hanno camminato per giorni". L'Unhcr, ha spiegato, ha fornito 27mila abiti per bambini, 33mila coperte e ottomila materassi chiesti dalla protezione civile turca.L'Is sconfitto a Tel AbyadBattuta d'arresto dell'Is che ha subito la sua più pesante sconfitta in Siria dalla creazione, nel giugno 2014, del "Califfato": le forze curde hanno catturato Tel Abyad, città di frontiera con la Turchia e puntodi transito vitale per i jihadisti.

Dopo aver conquistato villaggi e territori nella provincia, le Unità di protezione del popolo curdo (Ypg) hanno spinto l'Is a barricarsi nella loro 'capitale' siriana, Raqqa, a 80 chilometri dal confine turco. Ma hanno anche preso il controllo della strada di collegamento verso Raqqa, in tal modo bloccando le vie di rifornimento di armi, petrolio e anche foreign fighters.
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