lunedì 22 marzo 2021
Il presidente russo si lancia in difesa del preparato nazionale. E attacca Bruxelles che gli riserverebbe insufficiente attenzione. Ma i Ventisette non chiudono: team dell'Ema a Mosca
Il vaccino russo Sputnik V

Il vaccino russo Sputnik V - Reuters

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Il presidente russo, Vladimir Putin ha annunciato pubblicamente la sua vaccinazione contro il Covid-19, prevista per domani con lo Sputnik, prodotto da Mosca, e ha fatto la voce grossa con l’Unione Europea, accusandola, senza troppi mezzi termini, di diffondere una falsa informazione sul farmaco russo. Durante una videoconferenza con alcuni dirigenti del servizio sanitario, il capo del Cremlino ha detto che la vaccinazione «è una scelta volontaria di ogni persona», aggiungendo subito dopo che oggi si farà inoculare la sua prima dose.

Si chiudono così settimane di polemiche, durante le quali i media di opposizione, ma anche gli osservatori internazionali, si erano chiesti perché Putin non si fosse ancora fatto somministrare il vaccino russo contro il coronavirus. Si erano diffuse le voci più disparate, dalle condizioni sanitarie del presidente che non consentivano l’inoculazione, ai suoi dubbi sull’efficacia del vaccino di fabbricazione russa, chiamato, non senza una punta di enfasi nazionalista, come il satellite mandato in orbita attorno alla terra nel 1957, a sottolineare che, anche questa volta, la Russia è arrivata prima rispetto al resto del mondo.

Vladimir Putin durante il meeting di oggi online sulla produzione di vaccini contro il Covid-19

Vladimir Putin durante il meeting di oggi online sulla produzione di vaccini contro il Covid-19 - Reuters

Putin ha difeso il preparato, attaccando il Commissario al mercato interno, Thierry Breton, che qualche ora prima aveva dichiarato: «La Ue non avrà bisogno dello Sputnik». Il presidente ha sottolineato come nell’Unione sia in atto una campagna di disinformazione sul vaccino russo. «Abbiamo presentato la domanda di registrazione ufficiale da tempo, il 21 gennaio. La decisione di avviare la procedura di valutazione è arrivata solo il 4 marzo». «Quando sentiamo certe dichiarazioni, però, sorge il dubbio: queste persone rappresentano o difendono gli interessi di chi? Di alcune case farmaceutiche o dei cittadini europei?». Ma dalla Commissione Ue affermato che «la porta a Sputnik non è chiusa e un team dell’Ema dovrebbe essere in Russia il prossimo 10 aprile. Il vaccino di Mosca, intanto è utilizzato in 55 Paesi. L’ultima in ordine di tempo è stata l’India, che dovrebbe arrivare a produrre fino a 200 milioni di dosi all’anno.

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