venerdì 4 luglio 2025
Donald Trump ha firmato il decreto per "investire nei nostri tesori nazionali" e portare "centinaia di milioni di dollari" alle casse pubbliche
America First: gli stranieri pagheranno di più l'ingresso ai parchi Usa

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Anche oggi ne ha per tutti. Con quelli che hanno tentato di impedire che riuscisse a fare il “miglior regalo di compleanno per gli Usa” con la “vittoria fenomenale" sulla superlegge di bilancio, come ha detto dall’Iowa con un riferimento al 4 luglio, ripetendo che è un obiettivo per "Make America Great Again". E se prima o poi il Nobel della Pace glielo daranno per sfinimento, perché ci è tornato di nuovo sull’argomento ripetendo che ha fermato “cinque Paesi dal farsi la guerra", mentre invece il premio lo vincerà un professore sconosciuto”, su un argomento è riuscito invece a superarsi: nasceranno anche i parchi America First. Geniale, non c’è dubbio.

Così gli ingressi diventeranno più cari per i turisti stranieri che vogliono visitare i parchi degli Stati Uniti. Nulla cambia per chi ha la cittadinanza americana, ha assicurato Donald Trump ai sostenitori in Iowa dopo aver firmato un ordine esecutivo in nome dell' "America First". Previste anche priorità per i residenti negli Usa nei sistemi di prenotazione gestiti dal National Park Service. Non è chiaro però dagli annunci quanto dovranno pagare i visitatori che non sono residenti negli Usa né come funzionerà il sistema delle priorità. Anche perché i biglietti d'ingresso variano da parco a parco e alcuni sono ad accesso libero.

Al Parco nazionale di Yellowstone, così come per quello di Yosemite e Grand Canyon, oggi si entra per 35 dollari a mezzo. Il Great Smoky Mountains National Park è stato il più visitato nel 2024 ed è ad accesso libero. Per la Casa Bianca le nuove decisioni che riguardano i turisti stranieri significano "investire nei nostri tesori nazionali" e porteranno "centinaia di milioni di dollari" da destinare a "progetti di conservazione per migliorare i nostri parchi" e alla manutenzione. E si tratta di novità all'insegna della "correttezza" perché "i cittadini americani finanziano i parchi nazionali" con i soldi delle "loro tasse". E sull’argomento, non si può negarlo, è maestro: l’ultima condanna che ha sul groppone arriva proprio dai soldi che ha evaso con la sua holding di famiglia al fisco a New York. La prima condanna penale per un presidente americano e una multa di 354,9 milioni di dollari per frode fiscale.

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