venerdì 1 aprile 2016
​È accaduto a Volgograd, in Russia. Sospese le procedure per l'affidamento del piccolo ai genitori friulani dopo che l'uomo è stato denunciato.
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Uno strattone a un bimbo di 8 anni, forse per evitare che finisse in mezzo alla strada, e un cittadino italiano residente in Friuli, Odesio Manarin, è stato denunciato mentre si trovava a Volgograd (Russia), proprio per concludere le pratiche per l'adozione del piccolo.Una vicenda che è rimbalzata oggi sui media russi, e che è costata l'allontanamento del piccolo, affidato provvisoriamente ai servizi sociali fino al chiarimento sulle circostanze dell'incidente, con l'assistenza del consolato italiano.A San Quirino, in provincia di Pordenone, dove Manarin è comandante della Polizia locale, la notizia ha colpito la comunità. Il sindaco Corrado Della Mattia definisce Manarin "una persona esemplare, un uomo che ha sempre fatto della conciliazione il principio guida della propria professione, mettendo sempre in primo piano i rapporti interpersonali. Un uomo - ha aggiunto - che da adulto ha conseguito due lauree e che sta inseguendo da molto tempo il sogno di adottare questo bambino".Proprio nei giorni scorsi, Odesio e la moglie erano partiti dal Friuli per concludere l'iter dell'adozione e perfezionare l'arrivo in Italia del bimbo. "Stiamo parlando - ha riferito Della Mattia - di un bimbo che ha avuto straordinarie disavventure, un orfano per il quale Odesio stravede e per il quale sta facendo ogni cosa per portarlo nella propria abitazione friulana, consapevole delle difficoltà cui andrà incontro per le patologie che affliggono il piccolo".  Definisce la situazione "assolutamente inedita" l'associazione Amici dei Bambini (Aibi), l'ente che sta seguendo l'adozione del bambino russo da parte dei Manarin, e che sta seguendo con i propri avvocati e il capo rappresentante dell'ente, oltre al personale locale. I coniugi sono al terzo e ultimo viaggio in Russia, come prevedono le procedure adottive, per preparare la documentazione necessaria per l'espatrio del bambino adottato. Quanto alla voce che il piccolo sia affetto da problemi psichici, come fatto trapelare dai media russi, Aibi smentisce la circostanza.
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