venerdì 7 febbraio 2025
Si tratta del quinto round nell'ambito dell'accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, con la prima fase arrivata a metà strada. Timori dopo le parole di Trump su Gaza
La protesta dei parenti degli ostaggi a Tel Aviv contro il governo Netanyahu

La protesta dei parenti degli ostaggi a Tel Aviv contro il governo Netanyahu - Ansa

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Si riparte. Nuovo scambio di ostaggi e detenuti palestinesi: domani è previsto il quinto round nell'ambito dell'accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, con la prima fase arrivata a metà strada. Si attende che il gruppo militante palestinese consegni la lista dei nomi prescelti, tre uomini, al primo ministro del Qatar Mohammed Al Thani che lo passera' al direttore del Mossad, David Barnea.
Se finora gli scambi sono avvenuti in mattinata, stavolta c'e' timore che le recenti dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump su Gaza e il futuro dei palestinesi da sfollare dalla Striscia possa far deragliare il processo. "Le dichiarazioni di Trump hanno un'influenza sull'attuale cessate il fuoco e sull'accordo sugli ostaggi ma penso che la prima fase assorbirà il 'rumore'", ha commentato un funzionario al Jerusalem Post.
Una delegazione israeliana è pronta a recarsi in Qatar questa fine settimana per negoziati. L'inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha incontrato il premier qatarino e le discussioni si sono concentrate sulla seconda fase dell'accordo, alla luce delle consultazioni del consigliere di Trump con il premier israeliano Benjamin Netanyahu durante la sua visita a Washington. Il leader dello Stato ebraico spinge per estendere la fase uno, puntando a ulteriori round di scambi ostaggi-prigionieri palestinesi, con l'intento di evitare il ritiro dell'esercito dal corridoio Filadelfia, previsto dall'intesa per il giorno 50 (domani e' il 21esimo) e da lui duramente avversato.
Mentre il capo della Casa Bianca ha ribadito il suo desiderio di vedere tutti gli ostaggi liberati - ne restano 79 - minacciando altrimenti "piu' violenza", Netanyahu deve tenere insieme piu' fronti, tra le pressioni dell'opinione pubblica per il completamento dell'intesa e il ritorno di tutti i rapiti e le sollecitazioni dei suoi alleati di governo dell'estrema destra che puntano alla ripresa della guerra e sognano una Striscia senza palestinesi, come indicato da Trump.

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