venerdì 12 aprile 2019
Era il 14 marzo 1891 e i connazionali erano in prigione accusati di omicidio. La folla assaltò il carcere e trucidò i sospettati. Ora la città porge le sue scuse all'Italia
New Orleans si scusa per il linciaggio di 11 immigrati italiani. 128 anni dopo
COMMENTA E CONDIVIDI

Il sindaco di New Orleans, LaToya Cantrell, ha presentato dopo oltre un secolo le scuse ufficiali della città della Louisiana per il drammatico linciaggio di undici immigrati italiani avvenuto il 14 marzo 1891. Alla cerimonia, avvenuta presso la sede dell'American Italian Cultural Center di New Orleans, era presente oltre a Cantrell il console generale di Houston, Federico Ciattaglia. L'ambasciatore italiano negli Stati Uniti, Armando Varricchio, ha ringraziato l'Order Sons and Daughters of Italy per l'impegno costante profuso per raggiungere questo importante traguardo. Oltre a sottolineare "la forte soddisfazione delle istituzioni italiane
per un gesto che contribuisce a sanare una ferita aperta da 128 anni".

A partecipare al linciaggio furono migliaia di persone. La folla attaccò il carcere dove gli undici italiani erano detenuti per l'uccisione del capo della polizia locale. Per il delitto furono arrestati 19 italiani, di cui 11 accusati di aver avuto un ruolo diretto nell'omicidio. Otto di loro però in seguito furono giudicati non colpevoli. Prima del verdetto che li avrebbe rimessi in libertà, furono travolti dalla rabbia della popolazione americana che giudicava il processo una farsa.

Di qui l'assalto alla prigione e il massacro, con due immigrati impiccati e gli altri finiti a colpi di fucile. L'Italia ritirò il suo ambasciatore e fu uno dei periodi di massima tensione tra il nostro Paese e gli Usa. La tensione si allentò quando il presidente americano Benjamin Harrison decise di risarcire le famiglie delle vittime. Di fatto un'ammissione di colpa, anche se per le scuse ufficiali si è dovuto attendere quasi 130 anni.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: