Il kamikaze telefonò alla madre: «Perdonami»
di Redazione
Salgono a 8 gli arresti, 2 in Libia. L'attentatore si trovava a Dusserdolf 4 giorni prima. La strage sarebbe stata organizzata da una cellula terroristica ancora in grado di colpire

La polizia britannica che indaga sull'attentato di Manchester, costato la vita a 22 persone, ha interrotto la condivisione di informazioni con gli Stati Uniti dopo che il New York Time ha pubblicato la foto dell'ordigno usato dal kamikaze. Secondo quanto appreso dalla Bbc, gli inquirenti britannici sarebbe "furiosi" per la fuga di notizie, pur auspicando di tornare presto alle normali relazioni di intelligence e di scambio delle informazioni. Intanto salgono a 8 gli arrestati, in Gran Bretagna e Libia: stamani altre 2 persone sono state portate in cella a Manchester.
«L'esplosivo è lo stesso»
Il kamikaze era stato in Germania 4 giorni prima
Quattro giorni prima di compiere l'attacco a Manchester, Salman Abedi, il kamikaze 22enne, si trovava a Dusserdolf, in Germania. Lo afferma l'intelligence di Berlino, citata dai media britannici. Ormai è accertato che Abedi aveva dei complici. Gli investigatori sono convinti che a progettare la strage sia stata una cellula terroristica, ancora in grado di colpire. Di recente Abedi era tornato in Libia, dove si era radicalizzato ed era stato addestrato e, una volta tornato in Gran Bretagna, ha goduto di coperture e aiuti.

Salgono a 8 gli arresti
Le indagini proseguono a ritmo serrato: giovedì mattina la polizia ha arrestato altre 2 persone a Manchester. Sale così a 8 il numero delle persone portate in cella, tutti uomini. Già martedì, all'indomani della strage, era finito in carcere un fratello del kamikaze, Ismael, 23 anni. E in Libia, a Tripoli, sono in manette il padre e un altro fratello, il più piccolo, Hashem.
Un portavoce della Rada, milizia incaricata della sicurezza a Tripoli, ha affermato che Hashem era a conoscenza di tutti i dettagli della preparazione dell'attentato e che ha ammesso di avere aderito al Daesh. Secondo fonti dell'antiterrorismo libico, riprese dall'agenzia Reuter, il giovane stava preparando un attentato a Tripoli. La Rada precisa che Hashem Abedi «è studente specializzato al Politecnico di Manchester» e che «ha ammesso di essere stato in Gran Bretagna durante la preparazione dell'attentato». Aveva «lasciato la Gran Bretagna il 16 aprile e ha confessato di essere sempre stato in contatto con suo fratello, l'autore di questa operazione».
L'ultima telefonata di Abedi alla madre: «Perdonami»
Pian piano si fa luce sulla figura dell'attentatore sucida. Salman Abedi aveva legami con un gruppo del Daesh che operava a Manchester. È quanto emerge da una inchiesta di Sky News che ha rintracciato i contatti dell'attentatore con altri jihadisti locali che sono andati a combattere in Iraq e Siria come "foreign fighters". Fra loro è spuntato il nome di Raphael Hostey, 24enne originario dello stesso quartiere nel quale viveva Abedi: considerato uno dei più importanti reclutatori del Daesh nel Regno Unito, nonostante la giovane età, è stato ucciso nel corso del raid di un drone occidentale in Siria l'anno scorso. Hostey aveva creato una vasta rete di proseliti nella quale era finito anche Salman. Abedi e Hostey frequentavano la stessa moschea di Didsbury e insieme avrebbero coltivato un forte rifiuto dell'Occidente prendendo la strada dell'estremismo. Salman Abedi, l'attentatore di Manchester, telefonò alla madre nelle ore prima di farsi saltarein aria per dirle "perdonami". Lo riporta Sky News citando fonti dell'anti-terrorismo libico.
Allarme terrorismo in tutta la Gran Bretagna
In tutta la Gran Bretagna l'allarme terrorismo è stato innalzato al massimo livello: quello dell’attacco imminente. Altri 3.800 uomini delle forze armate saranno dislocati a difesa dei luoghi sensibili con l'operazione "Temperer", annunciata dalla premier Theresa May.
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