giovedì 8 settembre 2022
Diventò regina il 2 giugno del 1953, quando le cicatrici del conflitto mondiale non si erano ancora rimarginate del tutto. Ha visto passare da Downing street 15 premier
Elisabetta II, regina d'Inghilterra, dopo l'incoronazione il 2 febbraio 1953, con il consorte Filippo

Elisabetta II, regina d'Inghilterra, dopo l'incoronazione il 2 febbraio 1953, con il consorte Filippo - ANSA / Library and Archives Canada

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È morta Elisabetta II, regina del Regno Unito. Il suo è al secondo posto nella classifica dei regni più duraturi nella storia, preceduta solo da Luigi XIV il Re Sole. Inoltre fino a oggi è stata il capo di Stato in carica da più tempo. Quest'anno si sono tenuti i festeggiamenti del giubileo di platino per i 70 anni dall'ascesa al trono.

Il debutto di Elisabetta sulla scena pubblica è avvenuto quando, appena sedicenne, è stata nominata colonnello del reggimento dei granatieri. L’ispezione dell’allora principessa alle guardie radunate per l’occasione al castello di Windsor, era il 21 aprile 1942, è stata il suo primo impegno ufficiale. Il Regno Unito combatteva la Seconda Guerra Mondiale. In quegli anni ha prestato servizio come meccanico di automobili nel Servizio Territoriale Ausiliario dove ha imparato a guidare e a riparare i motori.

La voce della “Princess Auto Mechanic'”, come fu soprannominata, è più volte arrivata via radio alla nazione a portare messaggi di consolazione.

Quando diventò regina, il 6 febbraio del 1952 (ma venne incoronata il 2 giugno 1953), le cicatrici del conflitto mondiale non si erano rimarginate del tutto. In alcune zone del Paese era ancora in vigore il razionamento dello zucchero. Fu il primo ministro Winston Churchill a volere che fosse abrogato, un anno prima del previsto, per marcare l’ascesa al trono della giovane monarca. Era la rinascita. La cerimonia della sua incoronazione è stata trasmessa sul piccolo schermo per la prima volta nella storia.

La costituzione non scritta del Regno Unito prevede che la Corona sia “apolitica”. Equidistante dalle fazioni che animano il dibattito al parlamento. Eppure, non sono mancate situazioni in cui le misurate parole della sovrana hanno fatto storia. Le più famose sono quelle pronunciate nel 2014 alla vigilia del referendum sull’indipendenza della Scozia: “Spero che la gente rifletterà molto attentamente sul futuro”. Quella consultazione, essenziale per la tenuta dell’Unione, registrò la vittoria del “No”.

In 70 anni di governo la monarca ha visto susseguirsi a Downing Street 15 primi ministri. L’ultima è statala neoeletta Liz Truss. La sua investitura reale è avvenuta lo scorso 6 settembre proprio al castello di Balmoral. Mai si è espressa pubblicamente su qualcuno di loro.

Nel 1986 fece tuttavia molto rumore l’uscita del Sunday Times che attribuiva al portavoce di Buckingham Palace, Michael Shea, il pungente verdetto di Sua Maestà sulle politiche “incuranti, aggressive e socialmente divisive” dell’allora premier Margaret Thatcher. Il commento fu smentito ma i biografi non hanno mai sorvolato sulle “complicate” relazioni tra la sovrana e la “Lady di ferro”.

La Corona ha fatto con Elisabetta più volte il giro per il mondo. In totale si contano 271 viaggi di Stato in 128 Paesi. Fuori e dentro il Commonwealth. In quelli più remoti si è portata dietro una scorta personale di sangue da utilizzare in caso di incidenti o attentati. Gli storici sottolineano la rilevanza diplomatica di due missioni in particolare.

Quella in Ghana del 1961, nel pieno della Guerra Fredda, quando l’Occidente e l’Unione Sovietica si contendevano l’influenza sul continente africano. E quella nella Germania Ovest, quattro anni dopo, a smussare la tensione tra i due blocchi dell’Europa post-bellica.

L’ex primo ministro canadese, Martin Mulroney, l’ha indicata come l’autorità che, dietro le quinte del dibattito sulla segregazione razziale in Sud Africa, ha esercitato il suo “soft power” per porre fine all’apartheid. Un sussulto di spontaneità le ha causato un raro incidente diplomatico.

Nel 2016, durante un ricevimento a Buckingham Palace, si trovò a parlare con Lucy D’Orsi, allora capo di Scotland Yard, della complessa organizzazione per la visita Oltremanica del premier cinese Xi Jinping. Durante la conversazione Elisabetta si lasciò sfuggire che gli ufficiali di Pechino “erano stati molto cafoni” con l’ambasciatore britannico in Cina.

Elisabetta II è anche regina di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone e Tuvalu, oltre che governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra, comandante in capo delle forze armate, Signora dell'Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey. In totale circa 150 milioni di uomini e donne sono suoi sudditi.

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