venerdì 6 marzo 2015
L'allarme del ministero iracheno: bulldozer nel sito archeologico vicino a Mosul. L'Unesco: è un crimine di guerra. La città fu capitale assira nel IX secolo a. C. (GUARDA IL VIDEO) EDITORIALE La mia terra stuprata dai barbari di Younis Tawfik
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Un nuovo danno irreparabile al patrimonio archeologico dell'Iraq e del mondo. I miliziani dell'Is hanno raso al suolo con una colonna di bulldozer il sito archeologico di Nimrud, nei pressi della città di Mosul, occupata dal Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi. È stato il ministero del Turismo e delle Antichità irachene a dare la notizia dello scempio con un post sulla sua pagina Facebook.Non ci sono dettagli sull'estensione dei danni, ma si afferma che l'Is continua "a sfidare la volontà del mondo e i sentimenti dell'umanità". All'inizio di quest'anno gli uomini di al Baghdadi avevano annunciato l'intenzione di distruggere i reperti archeologici con la motivazione che secondo loro offendevano l'islam. E il 26 febbraio erano arrivate, con un video di cinque minuti, le immagini della devastazione del museo di Mosul, della distruzione di statue e manufatti. La distruzione dell'antica capitale assira Nimrud da parte dei militanti dell'Is "costituisce un crimine di guerra". Lo denuncia in un comunicato la direttrice generale dell'Unesco, Irina Bokova, che fa "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbarie". Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena identificata come l'antica Ninive che si trova sotto il contro dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri.
La settimana scorsa era stato pubblicato un filmato in cui alcuni militanti Is distruggevano statue e reperti antichi assiri nel museo di Mosul.
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