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La difesa aerea israeliana intercetta i missili balistici iraniani su Tel Aviv - ANSA
Nuova notte di missili tra Iran e Israele, con Teheran che annuncia di avere utilizzato anche quelli ipersonici e le Idf che assicurano di aver colpito siti per il programma nucleare di Teheran. «Inizia la battaglia», afferma Khamenei, e Trump schiera altri caccia in Medio Oriente e starebbe considerando di lanciare un attacco contro l'Iran, secondo i media Usa. Ieri sera telefonata tra il presidente americano e Netanyahu con Trump che sembra non avere ancora deciso se gli Stati Uniti possano unirsi a Israele negli attacchi contro i programmi nucleari e militari dell'Iran. Secondo il "Wall Street Journal" Trump spera ancora che la minaccia di un'azione militare porti l'Iran ad accettare le richieste statunitensi nei colloqui sul nucleare.
Intanto l'Iran ha dichiarato di avere il controllo dei cieli di Israele dopo i raid della notte scorsa. In un messaggio al Paese, il colonnello Iman Tajik, portavoce dell'Operazione Vera Promessa 3, ha dichiarato che i «missili Fatah di prima generazione - usati nell'attacco - hanno superato lo scudo di difesa missilistica».
Nel sesto giorno di conflitto si alimenta perciò sempre più il timore di un’escalation regionale: nei raid israeliani contro l'Iran infatti sono già morte almeno 585 persone e altre 1.326 sono rimaste ferite, come sostiene l'Ong Human Rights Activists, con base a Washington.