giovedì 9 dicembre 2010
Approvata ieri una norma che proibisce il trasferimento di sospetti terroristi dal carcere militare sll'isola di Cuba al territorio americano. Un colpo per Barack Obama, che all'indomani dell'insediamento aveva firmato un decreto la chiusura della struttura entro il 22 gennaio 2010.
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La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha di fatto bloccato la chiusura del carcere di Guantanamo, infliggendo così un duro colpo ad una delle politiche più fortemente volute dal presidente Barack Obama. Con 212 voti a favore e 206 contrari, la Camera ha adottato un disegno di legge sui capitoli di spesa per il 2011, destinata a permettere che i finanziamenti per il governo proseguano fino al settembre del prossimo anno.Un paragrafo del testo vieta espressamente l'utilizzo di fondi pubblici per l'eventuale trasferimento sul suolo americano dei 174 sospettati di terrorismo attualmente reclusi nel centro di detenzione allestito all'interno della base americana di Gantanamo, a Cuba.Se anche il Senato farà una scelta analoga, sarà impossibile portare i detenuti di Guantanamo davanti a un tribunale sul territorio statunitense.  All'indomani del suo insediamento, Obama aveva firmato un decreto che disponeva la chiusura del carcere speciale entro il 22 gennaio 2010. A causa dell'opposizione incontrata nel Congresso, il presidente non ha potuto tener fede al suo impegno.
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