sabato 31 maggio 2025
L'affondo del capo del Pentagono Hegseth allo Shangri-La Dialogue: i nostri alleati devono fare di più
Il capo del Pentagono Pete Hegseth al forum annuale sulla sicurezza a Singapore

Il capo del Pentagono Pete Hegseth al forum annuale sulla sicurezza a Singapore - ANSA

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Nessun abbassamento dei toni. Anzi. Il palcoscenico è lo Shangri-La Dialogue di Singapore, il forum annuale sulla sicurezza, dove – a differenza degli anni scorsi – campeggiava una sedia vuota: quella riservata al ministro della Difesa cinese. Il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha sfoderato l’intero armamentario della retorica Usa anti-cinese. Chiamando, in particolare, gli alleati a fare di più. Il messaggio è sempre lo stesso: armarsi.

Le mire della Cina su Taiwan – ha detto Hegseth - rappresentano una minaccia per la pace e la stabilità globali che richiede "che i nostri alleati e partner facciano la loro parte in materia di difesa". "Non c'è motivo di indorare la pillola. La minaccia rappresentata dalla Cina è reale. E potrebbe essere imminente", ha incalzato il capo del Pentagono.
"Pechino si sta preparando in modo credibile a usare potenzialmente la forza militare per alterare l'equilibrio di potere nell'Indo-Pacifico", con le forze dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) che si addestrano quotidianamente per intraprendere azioni militari contro Taiwan. Hegseth ha poi osservato che “il leader cinese Xi Jinping ha ordinato alle sue forze armate di essere pronte entro il 2027 a invadere Taiwan”, l'isola democratica di 23 milioni di persone che il Partito comunista cinese rivendica come proprio territorio sovrano pur non avendola mai governata.

Nel suo primo importante discorso da segretario alla Difesa, Hegseth ha detto che gli Stati Uniti "non cercano il conflitto" con la Cina, ma "non permetteranno che i nostri alleati e partner siano subordinati". "Chiediamo – e anzi, insistiamo – che i nostri alleati e partner facciano la loro parte in materia di difesa", ha affermato. Hegseth ha esortato "i Paesi asiatici ad aumentare la spesa per la difesa, indicando gli alleati della Nato che l'hanno portata al 5% del Prodotto interno lordo". Per l'ambasciata cinese a Singapore quello del segretario alla Difesa americano è stato "un discorso intriso di provocazioni e istigazioni".

Lo Shangri-La Dialogue di Singapore

Lo Shangri-La Dialogue di Singapore - REUTERS

Non è mancata una bacchettata all’Europa. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Elbridge Colby, il numero tre del Pentagono, ha esortato i Paesi europei a distogliere la loro attenzione dall'Asia e a rindirizzarla sull'Europa. Colby ha dichiarato al Regno Unito che "il dispiegamento del gruppo di portaerei Prince of Wales nell'Indo-Pacifico è un esempio di qualcosa che gli Stati Uniti ritengono non aggiunga molto valore alla regione". Secondo Zack Cooper, le parole del numero tre del Pentagono “sembrano suggerire che una presenza europea in Asia potrebbe essere utile per la deterrenza della Cina, ma ha anche chiarito che l'Europa dovrebbe comunque dare priorità alle operazioni nella propria regione. C'è un contrasto con l'insistenza di Macron sul fatto che la Francia sia una potenza indo-pacifica".

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