martedì 29 maggio 2018
Allarme nei villaggi lungo il confine: colpito un asilo. Sei i feriti. I caccia israeliani rispondono al fuoco. L'esercito: i palestinesi hanno usato armi "made in Iran".
Il giardino dell'asilo di un kibbutz danneggiato da un razzo questa mattina (Ansa)

Il giardino dell'asilo di un kibbutz danneggiato da un razzo questa mattina (Ansa)

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Le sirene di allarme sono risuonate questa mattina all'alba nei villaggi israeliani vicini alla Striscia di Gaza, sul confine lungo una quarantina di chilometri con Israele. Gli abitanti, subito riparati nei rifugi, riferiscono di aver udito diverse esplosioni, ma non si ha notizia di vittime. Nelle zona la tensione è elevata da quando, due giorni fa, la Jihad islamica palestinese ha minacciato ritorsioni per l'uccisione di tre suoi miliziani.

Secondo la radio militare diversi razzi, si calcola almeno 25, sono stati sparati da Gaza verso il Neghev e alcuni razzi sono stati intercettati dai sistemi di difesa Iron Dome. Secondo i media uno di quelli non intercettati è caduto nel cortile di un asilo, senza causare vittime. Si tratta dell'attacco palestinese più consistente nella zona negli ultimi anni, ha precisato la radio. Secondo fonti palestinesi i carri armati israeliani hanno già reagito colpendo postazioni di Hamas lungo il confine. Le sirene di allarme antimissili sono risuonate altre due volte in mattinata. Nel terzo attacco un colpo di mortaio sparato da Gaza è esploso in un campo in territorio israeliano senza provocare danni. Lo ha riferito il portavoce militare secondo cui complessivamente i miliziani di Gaza hanno sparato verso i villaggi israeliani di frontiera 28 colpi di mortaio in tutto. Uno di essi, precisano fonti locali, è caduto a pochi metri da un asilo nido che in quel momento era vuoto. A sera, secondo i media locali, si contano sei israeliani feriti nel sud di Israele mentre almeno altre 10 persone sono state ricoverate in stato di shock.

La Jihad islamica ha rivendicato questa mattina, secondo i media, l'attacco con i colpi di mortaio. A metà mattinata l'aviazione israeliana ha colpito oltre 30 obiettivi militari della Jihad islamica nel centro della Striscia. Lo dice la Radio israeliana. Ieri anche gli abitanti della città israeliana di Sderot erano stati costretti ad entrare nei rifugi al suono delle sirene di allarme, attivate da un intenso fuoco di mitragliatrici palestinesi situate a nord di Gaza. Un quarto allarme si è registrato nel pomeriggio.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato in mattinata una riunione del consiglio di sicurezza: "Reagiremo con molta forza", ha dichiarato. L'esercito israeliano ha fatto sapere che i razzi usati questa mattina contro lo stato ebraico dalla Jihad Islamica sono "made in Iran". "La Jihad islamica - ha affermato il portavoce militare - è un'organizzazione terroristica che ha radici nell'ideologia iraniana. Oggi hanno usato armi fatte in Iran".

L'ambasciatore Ue in Israele, Emanuele Giaufret, ha condannato la serie di razzi sparati dalla Striscia di Gaza contro il sud di Israele stamattina. "Mentre i ragazzi si preparavano ad andare a scuola questa mattina una raffica di missili da Gaza sono caduti sul sud d'Israele. Uno è caduto fuori da un asilo", ha riferito in un messaggio su Twitter. "Conosco la resilienza delle comunità nel sud d'Israele ma - ha sottolineato - attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e da condannare senza riserve".

Infine, sempre nella Striscia di Gaza, Israele ha messo fuori uso un tunnel palestinese. «Abbiamo neutralizzato presso Rafah un tunnel di tipo particolare» ha spiegato un portavoce militare. «Era stato scavato da Gaza verso l’Egitto, sotto al confine, e poi penetrava in territorio israeliano». È il decimo tunnel militare palestinese neutralizzato negli ultimi mesi. Inoltre la marina militare israeliana ha intercettato un peschereccio palestinese salpato ieri mattina da Gaza con l’intento di forzare il blocco navale alla Striscia. A bordo c’erano 17 passeggeri.

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