mercoledì 15 gennaio 2020
Valanghe anche in Afghanistan, mentre a Sanaa 78 minori sono stati uccisi dalla febbre emorragica
Bimbi in un campo profughi innevato alle porte di Kabul

Bimbi in un campo profughi innevato alle porte di Kabul - Ansa

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Più di duecento persone, in prevalenza bimbi ed anziani, sono morti per il freddo e per un epidemia di febbre dengue in Afghanistan, Pakistan e Yemen. È salito infatti a 126 morti negli ultimi giorni il bilancio dell’ondata di maltempo che da domenica ha colpito Pakistan e Afghanistan, con forti piogge e neve. A far salire il bilancio, le valanghe abbattutesi nel Kashmir pachistano a seguito delle forti nevicate, che hanno portato alla morte di 55 persone nelle ultime 24 ore. In Afghanistan, il bilancio ufficiale è di 24 morti e 40 feriti nelle ultime due settimane. Ma raggiungere interi villaggi resta impossibile.

Il pane nelle mani di un bambino in un campo di rifugiati a Kabul

Il pane nelle mani di un bambino in un campo di rifugiati a Kabul - Ansa

Dramma parallelo anche nello Yemen. Dove almeno 78 bambini sotto i 16 anni sono morti a causa della dengue e si teme che l’epidemia dilagi in tutto il Paese dove si registrano comunque già altri 52mila casi sospetti. A denunciarlo è Save the Children, sottolineando come il conflitto in atto da circa 5 anni abbia portato il sistema sanitario dello Yemen al collasso con oltre la metà di tutte le strutture sanitarie chiuse, carenza di medicinali essenziali e personale qualificato.

Una bimba tra i rifiuti e le macerie nel cuore della capitale yemenita, Sanaa

Una bimba tra i rifiuti e le macerie nel cuore della capitale yemenita, Sanaa - Ansa

Le forti precipitazioni, associate ai combattimenti, ostacolano la fornitura di acqua pulita. E questo favorisce il diffondersi della dengue, mentre drammatica resta anche la situazione per il colera.

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