mercoledì 23 novembre 2011
​Il Commissario per i diritti umani ha chiesto di mettere fine "all'uso eccessivo della violenza".  L'ex direttore dell'Aiea e candidato alle presidenziali del prossimo anno, El Baradei, ha denunciato l'uso di "gas lacrimogeni con agenti nervini" e "pallottole vere" contro i civili. Ancora sparatoie al Cairo.
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Nel quinto giorno di proteste contro la Giunta militare, è arrivata la dura denuncia del premio Nobel per la Pace, Mohamed El Baradei, che ha parlato di un "massacro in corso" e ha puntato il dito contro l'uso di "lacrimogeni con agenti nervini" per disperdere i dimostranti. Dopo le aperture della giunta militare - che non hanno convinto i manifestanti - anche oggi piazza Tahir si è riempita di manifestanti. Spari si sono uditi nei pressi del ministero dell'Interno. I disordini si sono concentrati soprattutto nella contigua via Mohamed Mahmud, dove almeno tre civili sono stati uccisi; uno di questi, ha riferito un medico, aveva il cranio schiacciato. È in fin di vita - ma secondo voci sarebbe morto - anche un bimbo di 10 anni, colpito alla testa da un "proiettile vero", secondo il racconto di un sacerdote, padre Fawzi Abdel Wahib. In Egitto in queste ore è polemica soprattutto sul presunto uso di agenti tossici da parte delle forze disicurezza: oltre al 'j'accusè del candidato alle presidenziali, l'ex direttore dell'Aiea El Baradei, anche alcuni esperti hanno sollevato dubbi: secondo Ramez Reda Moustafa, neurologo all'università di Ain Shams, il gas utilizzato in questi giorni "è molto acido e non è del tipo regolare usato a gennaio". Il dubbio, come scrivono molti attivisti, è che si tratti di gas Cr, lacrimogeno a fortissimo impatto e dagli effetti cancerogeni. Certo è che moltissimi manifestanti hanno accusato pesanti sintomi di intossicazione; in un video pubblicato dal quotidiano Guardian - ma di cui è impossibile verificare l'attendibilità - si vede ad esempio un giovane colpito da forti spasmi muscolari dopo aver respirato i lacrimogeni, di cui la polizia fa largo uso. Una fonte del ministero dell'Interno - citata dal giornale Al Ahram - ha tuttavia smentito "l'uso di gas tossici o proibiti a livello internazionale". La stessa fonte ha anche negato che siano stati usati i condizionatori della metro per diffondere i gas contro i manifestanti.Condanna delle violenze in Egitto arriva anche dall'Alto Commissario Onu per i Diritti umani, Navi Pillay. "Chiedo alla autorità egiziane di mettere fine a quello che è un chiaro uso eccessivo della forza contro i manifestanti di Piazza Tahrir e di altre aree del Paese, compreso l'uso improprio dei gas lacrimogeni, dei proiettili di gomma e delle armi da fuoco", afferma la Pillay in un comunicato. "Alcune delle immagini che giungono da Piazza Tahrir -aggiunge- compreso il pestaggio brutale di manifestanti inermi, sono profondamente scioccanti".Nessuna novità, invece, sul fronte politico, dopo le dimissioni del governo guidato da Essam Sharaf e l'annuncio che le presidenziali si svolgeranno entro giugno del prossimo anno. Il nome di El Baradei continua a circolare come possibile premier di un governo di salvezza nazionale: il Nobel per la Pace si è detto disponibile ma solo a precise condizioni. Tra queste, come riferito dal sito del giornale Al-Wafd, il potere di assumere decisioni senza interferenze da parte del Consiglio militare. L'ex direttore Aiea inoltre sottolineato che accetterà l'incarico solo se le elezioni legislative si svolgeranno - come programmato - lunedì prossimo.
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